Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto dal Presidente Paolo Romano, ha approvato con 40 voti favorevoli – di maggioranza e opposizione (si è astenuto il consigliere Fernando Zara, Fd’I) – il disegno di legge, ad iniziativa dell’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano, di Riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani.

 

“Il disegno di legge definisce un nuovo modello di governance del servizio di gestione dei rifiuti urbani prevedendone l’esercizio in forma obbligatoriamente aggregata da parte dei Comuni ma salvaguardando l’autonomia decisionale dei Comuni nella organizzazione dei servizi attraverso le Conferenze d’Ambito e le Conferenze d’Ambito ristrette” – ha spiegato l’assessore Romano.

 

L’esponente della Giunta Caldoro si è soffermato anche sull’altra previsione fondamentale del disegno di legge: “per la prima volta da quando sono nati, vengono poste in essere norme a salvaguardia dei lavoratori dei Consorzi di bacino, delle società da essi partecipate e delle società provinciali, per garantire loro un futuro lavorativo. Inoltre, viene posto il divieto di nuove assunzioni fino a quando questi lavoratori non saranno pienamente impiegati ed essi saranno utilizzati in una serie di attività fondamentali come la vigilanza ambientale, il controllo e la prevenzione dell’abbandono e dei roghi di rifiuti, la gestione post operativa dei siti di stoccaggio e delle discariche”.

Su questo tema, Romano ha anche auspicato che “tale norma a salvaguardia dei lavoratori possa essere  rafforzata anche da un intervento nazionale volto a salvaguardare anche il personale ad oggi non impegnato in alcuna attività”.

“Il Consiglio ha approvato un’altra importante legge per la gestione dei rifiuti e a tutela dei lavoratori” – ha commentato il presidente del Consiglio regionale Paolo Romano, per il quale “il modello organizzativo di gestione aggregata di funzioni da parte dei Comuni valorizza la sinergia e la partecipazione nell’interesse dei territori salvaguardando l’autonomia decisionale degli enti locali e creando una sinergia operativa di cui il territorio potrà solo beneficiare” e “per la prima volta la Regione fornisce una risposta chiara e netta a questi lavoratori prospettando loro un futuro occupazionale e impegnandoli in attività importanti per la gestione dei rifiuti e per la tutela dell’ambiente”.

Nel motivare la propria astensione, il consigliere Fernando Zara (Fd’I) ha spiegato che “pur condividendo l’impianto fondamentale del disegno di legge e il grande sforzo che il governo regionale sta compiendo per ripristinare una gestione virtuosa dei rifiuti, non si può non evidenziare che il nuovo modello di governance, affidando tutte le competenze agli ATO e alle Conferenze d’Ambito, compresa la competenza di individuare l’impiantistica del territorio e di procedere alle relative gare, sia a forte rischio ‘politicizzazione’, oltre che di infiltrazioni criminali, data la frammentazione dei centri gestionali negli STO delle relative procedure. Si rischia, insomma, di riportare la Campania ad un sistema che non riesce a funzionare – ha concluso Zara – riproponendo il modello dei commissariamenti che tanto danno hanno fatto al nostro territorio”.

 

Il Consiglio ha anche approvato un Ordine del Giorno, su iniziativa del consigliere Antonio Amato (Pd) e sottoscritto da tutti i capigruppo, che fa voti al Governo e al Parlamento per garantire l’attuazione dell’art. 13 del disegno di legge che prevede il trasferimento, mediante passaggio di cantiere, dei lavoratori dei Consorzi di bacino agli affidatari dei servizi comunali di gestione dei rifiuti, prevedendo un emendamento da sottoporre alla approvazione del Parlamento per lo stanziamento di 32 milioni di euro per tale ricollocazione lavorativa.

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Questi – in sintesi –  i punti fondamenti del disegno di legge:

gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), che corrispondono ai confini delle province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, e, per Napoli e la sua provincia, è prevista la suddivisione in n. 3 ATO, per lo svolgimento in forma associata del servizio;

i Sistemi Territoriali Operativi (STO) per consentire l’organizzazione puntuale dei servizi in base alle diversità territoriali;

è garantita l’autonomia decisionale dei Comuni, i cui Sindaci sono riuniti in Conferenze d’Ambito, mentre è prevista la Conferenza d’Ambito ristretta per le decisioni che riguardano gli STO.

Il ddl affronta anche la problematica occupazionale dei lavoratori dei Consorzi di bacino e delle società da essi partecipate, già dipendenti alla data del 31 dicembre 2008, prevedendone l’assegnazione e il trasferimento, mediante passaggio di cantiere, agli affidatari dei servizi comunali di gestione dei rifiuti, nonché quello del personale dipendente delle società provinciali, richiamando, per tutti, la norma di salvaguardia di cui al D.lgs. 152/2006 art. 2020 comma 6 e prevedendo che, fino al reimpiego di questi lavoratori, è vietato procedere a nuove assunzioni per lo svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti.

La legge prevede, infine, un intervento di modifica dell’ordinamento della Giunta regionale er adeguarlo alle funzioni in materia di ciclo integrato dei rifiuti.

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Il dibattito generale

“Il disegno di legge si è caratterizzato per la forte partecipazione e per il determinante contributo che la Commissione ha dato all’ottima iniziativa dell’assessore Romano – ha detto ilPresidente della Commissione regionale Ambiente Luca Colasanto (FI) – che ha aggiunto: “il risultato è stata l’approvazione unanime di un testo condiviso e rispondente alle specifiche esigenze dei territori che costituirà uno strumento capace di dare una svolta alla gestione dei rifiuti urbani in Campania, di andare nella direzione della economicità e della efficienza. Il testo – ha proseguito Colasanto – ha recepito le indicazioni sostanziali della Commissione  in particolare per quanto riguarda gli STO, che non sono definiti per legge ma sono definiti dalla Conferenza d’Ambito, e per quanto riguarda il rafforzamento del ruolo della Regione nel caso in cui il sistema, per un motivo o per un altro, non dovesse funzionare”.

“Il Partito Democratico e gli altri partiti dell’opposizione ‘ci hanno messo la faccia’ su questo disegno di legge e su tutte le questioni fondamentali che riguardano il nostro territorio e la nostra comunità –– ha sottolineato il presidente della Commissione speciale contro le ecomafieAntonio Amato (Pd) – che ha aggiunto: “abbiamo dato un importante contributo alla approvazione di una legge fondamentale per il nostro territorio garantendo, fin dall’inizio, l’ascolto dei Sindaci e il rispetto delle esigenze e delle prerogative dei territori, nonché la salvaguardia del futuro lavoratori del personale dei Consorzi di bacino, delle società partecipate e delle società provinciali”– ha concluso Amato, che, in conclusione del suo intervento, ha chiesto all’assessore Romano di “tornare in Commissione tra qualche mese per fare il punto sulla attuazione della legge”e ha presentato un Ordine del Giorno, firmato da tutti i capigruppo, per chiedere a Governo e Parlamento “di approvare il provvedimento che dovrà consentire di collocare senza troppe difficoltà i lavoratori dei Consorzi di bacino e delle società partecipate pubbliche da essi partecipate, mettendo Regione e Comune nelle condizioni di attuare questa legge e di garantire la corresponsione delle retribuzioni a questi lavoratori che, pur lavorando, da troppo tempo non ricevono stipendi”.

“Questo ddl è una pietra miliare per il riordino del ciclo dei rifiuti in Campania frutto dell’ottimo lavoro dell’assessore Romano e della Giunta Caldoro nonché della Commissione Ambiente che ha condiviso i lavori con tutti i soggetti interessati ed è stata avviata una fase nuova rispetto alle negligenze e al caos che hanno caratterizzato le precedenti amministrazioni” – ha detto il capogruppo di Fd’I Luciano Passariello.

“Oggi è un giorno importante nel quale la Giunta Caldoro e il centrodestra regionale proseguono il percorso virtuoso per la gestione dei rifiuti e per l’ambiente segnando la svolta rispetto ai fallimenti del passato e rilanciando la volontà politica di questo Consiglio regionale riportando al centro dell’attenzione della vita dei cittadini la ‘Politica’, quale nobile arte di incidere sul futuro dei territori e testimonianza di amore nei confronti della propria gente” – ha detto il consigliere di Caldoro Presidente, delegato ai rapporti con i piccoli Comuni, Giovanni Fortunato.

“Questo importante disegno di legge costituisce un altro passo in avanti che consente alla Campania di voltare pagina nella gestione dei rifiuti, nel controllo, nella difesa e nella tutela dell’ambiente – ha sottolineato il capogruppo di FI Gennaro Nocera – che ha aggiunto: “esso mette la parola fine ad una fase delicatissima della nostra regione in materia di rifiuti e alla precarietà lavorativa del personale dei Consorzi di bacino che finalmente possono avere un futuro occupazionale”.

“Centro Democratico, insieme con gli altri gruppi dell’opposizione, hanno dato un importante contributo a questa importante legge perché il tema dei rifiuti è centrale per il futuro dei nostri territori e perché, grazie a questa legge, i lavoratori dei Consorzi di bacino, delle società partecipate e delle società provinciali potranno avere un futuro occupazionale in settori fondamentali per la raccolta dei rifiuti e per la vigilanza ambientale” ha detto il capogruppo Dario Barbirotti.

“Questo disegno di legge consente di voltare pagina nella gestione dei rifiuti urbani superando le problematiche e le difficoltà che si sono verificate nel passato anche a causa di una legge regionale non chiara su alcuni aspetti fondamentali come la provincializzazione, e programma per i Comuni, principali gestori dei rifiuti urbani secondo legge nazionale, un modello di gestione che favorisce il dialogo, la partecipazione, la sinergia. Inoltre, è la prima volta che per il personale impiegato nel settore viene definito un futuro occupazionale ” – ha detto il consigliere Carmine Mocerino (Udc).

“Oggi la novità è la chiarezza che viene messa  in campo con questo disegno di legge con uno spirito nuovo di responsabilità da parte di tutte le forze politiche che consente di voltare pagina nella gestione dei rifiuti urbani e un nuovo passo in avanti nella tutela e nella salvaguardia dell’ambiente” – ha sottolineato il capogruppo di Ncd Ugo De Flaviis – che ha sottolineato: “adesso bisogna richiamare il Governo nazionale e le forze politiche che lo sostengono alle proprie responsabilità in modo da garantire la piena attuazione di questa legge attraverso il necessario intervento del Governo nazionale” e ha anche evidenziato che “con questa legge si rilancia la funzione programmatoria della Regione, che detta le linee fondamentali e la strategia politica di intervento, ma sarà anche indispensabile seguire l’attuazione della legge non lasciando da soli i Comuni”.

“Si tratta di una legge importante che potrà avere un impatto positivo sul territorio, ma occorre essere vigili sulla  sua attuazione per evitare che anch’ essa possa trasformarsi in ‘commissariamenti’ che, come ci insegna il passato, hanno portato solo disastri nel settore dei rifiuti in Campania” – ha evidenziato il consigliere Fernando Zara (Fd’I), che ha annunciato la propria astensione sul disegno di legge.

“La Commissione ha fatto un ottimo lavoro e la Giunta ha fatto bene a raccogliere le indicazioni di modifica del testo originario – ha detto la capogruppo di Forza Campania Paola Raia, annunciando il voto favorevole del proprio gruppo -; accogliamo con favore l’intero impianto della legge sulla base della organizzazione in ATO e nel garantire piena autonomia decisionale dei Comuni – ha proseguito la capogruppo Raia – auspicando “che gli organi della Giunta sovrintendano alla attuazione della legge soprattutto per quanto riguarda il futuro dei lavoratori cui teniamo particolarmente”.

A concludere il dibattito il consigliere Corrado Gabriele (Pse): “questa legge garantisce il futuro occupazionale dei lavoratori dei Consorzi di bacino ponendo fine al ‘mercimonio’ di questi lavoratori che ha caratterizzato una fase lunghissima”. Sugli altri aspetti della normativa, l’ex assessore regionale al lavoro ha sottolineato che “restano aperte tante ‘ferite’ sulla pelle del nostro territorio, come la Terra dei Fuochi, la condizione di comuni, come Giugliano, attanagliati da problematiche di illegalità gravi nella gestione dei rifiuti, questioni che impediscono di parlare di ‘svolta’ nel settore dei rifiuti in Campania”.

Infine, Gabriele ha sollecitato l’approvazione dell’Ordine del Giorno “volto ad affermare il principio della rappresentanza del territorio attraverso i parlamentari della Campania che devono chiedere e ottenere dal Governo nazionale lo stanziamento delle risorse indispensabili per il ricollocamento al lavoro”.

 

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