“Passiamo da una Giunta che cercava il consenso con la clientela politica a una che lo cerca con la correttezza amministrativa e le cose da fare”. Vincenzo De Luca, presidente della Giunta regionale della Campania, annuncia così i tagli agli “enti inutili” della Regione con quello che definisce “il secondo capitolo di una rivoluzione democratica in atto”. “Non ci obbliga nessuno a fare questo lavoro di potatura, taglio e riorganizzazione – afferma – Avremmo potuto scegliere una vita tranquilla, ma la nostra missione è mettere mano alla macchina burocratica, liberandoci di oneri inutili”. “Un percorso che si concretizzerà nelle prossime settimane – sottolinea – e avrà una traduzione permanente nella realizzazione di un portale della Regione nell’ambito del quale pensiamo di ricondurre tutte le attività dell’Amministrazione perché la Regione è una casa di vetro”. “Possiamo contare sul sostegno del gruppo consiliare di maggioranza – prosegue – Avremo sicuramente resistenze da parte di quelli che hanno vissuto bene nella palude, di quelli che hanno goduto di otto milioni di euro per le consulenze”. “Per me il confronto è sulla base della concretezza e non delle clientele – conclude – valutatemi solo per ciò che darò ai cittadini”. “Ridurremo le consulenze del 90% e di 80 posti dirigenziali”. “Tra il 2010 e il 2015 – dice – ci sono state 1801 consulenze per un costo di 8 milioni e 270 mila euro”. “Le partecipate hanno avuto 519 consulenze in cinque anni – afferma – con un impegno di quasi sei milioni di euro”. De Luca ha annunciato anche la riduzione dei costi della politica, “d’intesa con i gruppi consiliari, da 50 a 32 milioni”. “Abbiamo tagliato 200 mila euro di spese di rappresentanza per l’ufficio di rappresentanza di Bruxelles – conclude – dove eravamo a livelli di ambasciata”.