“La magistratura vada avanti senza guarda in faccia nessuno. Ma sia chiaro che quest’amministrazione non è disponibile a subire ricatti da nessuno né oggi né mai, per cui mi aspetto la solidarietà di tutti i consiglieri regionali”. Non perde il suo solito piglio deciso Vincenzo De Luca nel suo intervento nel parlamentino campano sulla vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto, tra gli altri, con il suo ex capo della segreteria politica Nello Mastursi. E’ stato un intervento dai toni pacati e molto breve. Ha di nuovo rimarcato che lui è parte lesa. E ha chiesto più volte la “solidarietà” dell’intero consiglio regionale. Il primo a replicare a De Luca è stato Stefano Caldoro. Che non ha per nulla raccolto l’appello del governatore. “Oggi è un brutta pagina per il parlamentino campano. La sua risposta sullo scandalo giudiziario in cui è coinvolto è assolutamente inadeguata. Non ci ha spiegato – ha affermato l’ex presidente della Regione – da dove escono i 7 nomi che aspiravano a cariche nella sanità. Lei non è più credibile, è apparso evidente a tutti che lei ha detto bigie ed è stato colto più colte in contraddizione. Lei non può chiedere solidarietà se non fa un mea culpa, ci sono gravi responsabilità politica. E’ suo dovere portare elementi di chiarezza su un caso che presenta ancora tanti punti oscuri”. Arrembante, com’era prevedibile, l’intervento di Valeria Ciarambino. Parole al vetriolo quelle del capogruppo dei 5 Stelle. “Lei si dovrebbe vergognare per la sua arroganza e la mancanza di trasparenza e di rispetto delle regole democratiche. Per lei la legalità e l’onestà sono inutili orpelli. Noi non ci stiamo. Non le consentiremo di governare la Campania come un monarca”. La Ciarambino si è poi soffermata sulla vicenda giudiziaria relativa alle presunte pressioni sulla sentenza sulla legge Severino. Su questo scandalo lei, presidente De Luca, ha mentito. Ha dichiarato in una conferenza stampa che Mastursi si era dimesso per motivi personali. E’ un bugia che difficilmente sarebbe tollerata altrove. In nessun Paese al mondo un politico resterebbe in carica dopo aver mentito ai cittadini. In questa vicenda lei ha dimostrato di essere incapace anche a scegliere i suoi più stretti collaboratori. Questa avvalora la tesi del Movimento 5 Stelle sulla sulla totale incapacità a governare e a risolvere i problemi dei cittadini campani”. Sprezzante il giudizio anche sui consiglieri di maggioranza. “Avete dimostrato di essere asserviti al monarca, rifiutando di convocare un incontro monotematico sullo scandalo che ha coinvolto De Luca. Noi non accetteremo mai di diventare complici di affossare la democrazia in una valanga di corruzione”.
Mario De Michele