NAPOLI – “Ciò che sta accadendo in queste ore in Campania ha il sapore dell’assurdo. La salute dei cittadini non può passare in secondo piano per una mera questione di riduzione delle spese, archiviato alla voce – disavanzo sanitartio”.
Lo ha affermato il Vicepresidente Vicario del Parlamento Europeo Gianni Pittella sulla questione del Registro dei Tumori della Campania. “I comitati di cittadini che stamane hanno invocato la convenzione di Aarhus riceveranno il sostegno dell’Unione e ci attiveremo sin da subito per individuare tutte le possibili soluzioni – ha proseguito l’On. Pittella – Già nella mattinata di domani provvederò a rappresentare le istanze dei cittadini campani presso la Commissione dell’UE e chiederò ai nostri tecnici di individuare la possibilità che il percorso sia finanziato nell’ambito dei programmi europei”. Poi entrando nel vivo della questione ha dichiarato: “Il registro in Campania, più che altrove, rappresenta uno strumento necessario e fondamentale per la tutela della salute dei cittadini che hanno il diritto di conoscere lo “stato” delle cose. Confido, comunque, nel Governo Monti affinché torni sulla questione e compia una scelta di coscienza e di giustizia”. Il Vicepresidente ha poi assicurato che nei prossimi giorni sarà in Campania per incontrare i comitati civici e il Prof. Marfella per assicurare la sua vicinanza e aggiornare i cittadini sulle evoluzioni in sede europea. Intanto per domani è prevista la prima iniziativa di protesta alla quale prenderà parte, oltre i comitati civici e diversi esponenti del mondo scientifico, anche il responsabile regionale dell’organizzazione Prima Persona, fondata proprio da Pittella, Marco Esposito, assessore al Comune di Napoli. E sempre dalle sezioni di Napoli e Salerno dell’associazione Prima Persona viene annunciata una nuova iniziativa: ” Da martedì lanceremo una campagna stampa a cui già stanno aderendo diverse testate giornalistiche ed una raccolta firme per chiedere al Governo di fare dietrofront”, ha dichiarato Alfonso Gentile responsabile cittadino dell’organizzazione. ” E’ un atto incomprensibile che non può essere accettato da chi vive in un territorio investito negli ultimi trent’anni da un disastro ambientale mai contrastato”, ha concluso Roberto Viscido, responsabile della sezione salernitana. A sostenere la creazione del registro si è, infine, mobilitato anche il volontariato campano “Stiamo invitando tutte le associazioni del territorio – ha spiegato Giuseppe De Stefano Presidente del Centro di Servizio per il Volontariato di Napoli – a mobilitarsi per fare si che il Governo ritorni sulla propria scelta”.