NAPOLI – Si è discusso in Commissione Bilancio, presieduta da Elpidio Capasso, della predisposizione degli atti in merito all’approvazione del Rendiconto 2011 e della manovra di salvaguardia degli equilibri di Bilancio di previsione del 2012, alla presenza dell’Assessore al Bilancio Salvatore Palma.

In apertura, il Presidente Capasso ha ricordato che la convocazione della riunione è avvenuta in conseguenza delle note recentemente trasmesse dal Collegio dei Revisori dei Conti e dal Direttore dei Servizi Finanziari del Comune Vincenzo Mossetti che richiamano l’attenzione sui rischi di disequilibrio di bilancio. Il Presidente, inoltre, ha evidenziato come il decreto “salva Napoli” abbia deluso le aspettative, rendendo così necessarie ulteriori iniziative in materia di entrata da parte del Comune.

I consiglieri intervenuti (Iannello, Gennaro Esposito, Coccia, Fucito, Moxedano, Antonio Borriello, Rinaldi) si sono soffermati sia sulle conseguenze che avrà per il Comune il varo del decreto del Governo, che sull’ipotesi di un nuovo piano di dismissione degli immobili del Patrimonio finalizzato al ripianamento del disavanzo di bilancio.

I consiglieri hanno posto all’Assessore diverse questioni: necessità di definire nell’ambito del Consiglio comunale, che è competente sulle alienazioni, le linee guida della scelta di dismettere parte del patrimonio (Iannello); valutazione dell’impatto sociale, oltre che economico, della soluzione di dismettere il patrimonio comunale per pagare debiti pregressi senza un reale risanamento del disequilibrio (Gennaro Esposito); valutare soluzioni alternative a quella prevista – come la dismissione del patrimonio fuori Comune – che non va considerata come una scelta solo tecnica, ma anche politica (Coccia);  bisogno di un coordinamento con l’ANCI sul piano di dismissioni, di cui vanno considerate anche le conseguenze sulla collettività, e esigenza piuttosto di velocizzare il piano già approvato (Fucito); opportunità di aderire al piano, comunque imposto dal decreto governativo, anche per mantenere gli impegni presi dall’Amministrazione e dal Consiglio (Moxedano); necessità di attivare i parlamentari campani per modificare il decreto e, sulle dismissioni, compiere scelte meticolose (Antonio Borriello); esigenza di un approfondimento di tutte le eventuali conseguenze di una mancata adesione alle prescrizione governative (Rinaldi).

L’Assessore Palma ha illustrato, in risposta alle domande dei consiglieri, i diversi aspetti della strategia che si sta studiando per far fronte alle difficoltà economiche del Comune e rispondere ai dettami del Governo, che più che un decreto “salva Napoli” ha messo in campo scelte per mettere in sicurezza il Governo stesso, senza consentire ai Comuni di innescare con investimenti un circolo virtuoso che consenta loro di uscire dalle difficoltà. Sui tempi di approvazione del Rendiconto 2011, l’Assessore ha confermato che questo sarà approvato, essendo ormai concluso anche il lavoro degli ispettori del Ministero dell’Economia, prima della manovra di salvaguardia degli equilibri di bilancio prorogata al 30 novembre 2012. L’Amministrazione sta studiando una soluzione che, assodato il disavanzo dovuto alla esistenza di 430 milioni di euro di crediti di dubbia esigibilità, permetta, aumentando il fondo di svalutazione crediti, di ripianare il disavanzo non solo nei prossimi 3 anni, ma in 5-10 anni. Se, contemporaneamente, il Comune aderisce alla possibilità offerta dal decreto rivolto agli enti locali in pericolo di dissesto di instaurare con la Cassa Depositi e Prestiti un rapporto volto non solo alla vendita di immobili del proprio patrimonio, ma anche alla loro preventiva valorizzazione, si potrà affrontare la situazione debitoria del Comune in modo trasparente – facendo così una “operazione verità” – che potrebbe evitare un ulteriore aggravio di tasse sui cittadini.

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