NAPOLI – La Commissione Bilancio, presieduta da Elpidio Capasso, ha discusso oggi, con la partecipazione dell’assessore Salvatore Palma, del Rendiconto 2012 che andrà all’esame del Consiglio il prossimo 15 maggio.
La relazione dell’assessore Palma ha evidenziato i punti principali del documento inquadrandolo nel percorso che dall’operazione verità fatta con la ricognizione straordinaria sui residui all’accertamento del disavanzo di 850 milioni ha portato poi al Piano di Riequilibrio, una manovra di 3 miliardi che consentirà di riequilibrare le finanze comunali spalmando il debito su base decennale. Già con questo bilancio consuntivo, ha detto l’assessore Palma, si cominciano a vedere effetti positivi del Piano di Riequilibrio: con il 2012 si ha infatti un cambio di tendenza della programmazione. I conti mostrano un avanzo nelle competenze di 65,7 milioni (conseguiti con una riduzione della spesa, una correzione delle entrate, una riduzione dei crediti di dubbia esigibilità totalmente assorbiti dal Fondo svalutazione crediti previsto). Nelle entrate si registrano incrementi legati al gettito IMU, all’addizionale Irpef e all’Imposta di soggiorno, mentre sono diminuite le cifre derivanti dalla compartecipazione del Comune all’IVA, dai trasferimenti dallo Stato (meno 3 milioni) e dalla Regione (meno 15 milioni). Anche le entrate extratributarie registrano un aumento di 6 milioni rispetto alla previsione fatta nell’ultimo assestamento di bilancio. Una forte contrazione si ha invece nelle entrate in conto capitale dove si contano solo 40 milioni dalla vendita di beni immobili essendo ancora incerta la cifra precisa dei rogiti 2012. Per quanto riguarda la spesa, l’assessore Palma ha confermato che questa si è contratta di 183 milioni (i tagli hanno riguardato fondamentalmente il personale per 8 milioni e le prestazioni di servizi, quest’ultime diminuite per i mancati trasferimenti statali e regionali). Sui debiti fuori bilancio, calcolati da settembre a dicembre 2012, le cifre fornite sono quelle di 47 milioni dovuti a sentenze e 21,6 milioni dovuti a spese non programmate, dei quali 4 milioni saranno portati in Consiglio non supportati da idonea documentazione.
I consiglieri intervenuti si sono soffermati su: l’incertezza se le cifre fornite consentono di ritenere realisticamente al di sotto della soglia del 50% sulla spesa corrente, la quantità eccessiva di debiti fuori bilancio, la necessità ai fini di una corretta programmazione, di conoscere le cifre della vendita degli immobili (Fucito); la necessità di riorganizzare settori, come patrimonio e urbanistica, al fine di aumentare le entrate (Varriale); la preoccupazione sulla contrazione dei consumi, testimoniata dal minore gettito IVA, e proposta di riorganizzazione dell’Avvocatura per aumentare le entrate insieme alla proposta di istituire una Camera di conciliazione sulle controversie (Coccia); la necessità di misure per la crescita apportando correttivi all’organizzazione e utilizzando le risorse che si possono rendere disponibili (Antonio Borriello); la necessità di misure forti, tese a riscuotere i crediti del Comune, ad esempio nei confronti della società di calcio, e, più in generale, di riprendere “lo spirito del 2011” (Iannello); seppure l’Amministrazione abbia compiuto sforzi enormi in considerazione dei tagli, tuttavia vi è la necessità di un maggiore impegno e operazioni mirate e intelligenti per ridurre gli sprechi e aumentare le entrate, a cominciare da proposte da avanzare al Governo nazionale in materia di IMU (Attanasio); preoccupazione per i tempi di approvazione del rendiconto da parte del Consiglio (Rinaldi); necessità di un approfondimento, innanzitutto in Commissione, del problema dei debiti fuori bilancio non documentati e di un’iniziativa nei confronti del Governo sull’incidenza, sulle casse comunali, delle decisioni in materia di IMU (Moxedano).
Dopo una breve replica dell’assessore Palma, la Commissione si è aggiornata a domani, alle ore 13.00, quando i Revisori dei Conti illustreranno il proprio Parere sul consuntivo.