“Un filo autolesionista lega il silenzio del Pd nei momenti difficili al paradossale silenzio di oggi”. Antonio Bassolino, dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza di assoluzione nei suoi confronti nel processo sui rifiuti in Campania, torna ad attaccare i “silenzi” che, ieri come oggi, il Partito democratico ha avuto verso di lui in questa vicenda. “Le motivazioni – sottolinea in un post su Facebook e Twitter – ricostruiscono anche il contesto di boicottaggi e le responsabilità di varie parti e di diversi soggetti istituzionali. È stato politicamente assurdo e comodo nascondere e coprire tutto dietro un capro espiatorio”.
“Lo scrittore americano Arthur Block ha detto che un buon capro espiatorio vale quasi come una soluzione. Nel nostro caso – aggiunge – è valso più di una soluzione, dato che i rifiuti si mandano ancora via nave in Olanda. Questo silenzio di molti dirigenti è sbagliato e dispiace non tanto in rapporto a me, ma soprattutto al Pd stesso. Senza fare davvero i conti con una storia non si va da nessuna parte, come dimostrano le vicende politiche ed elettorali degli ultimi anni. Sul nulla si costruisce solo il nulla. È invece da una riflessione vera sul passato, da una elaborazione di nuove idee per Napoli e per il Sud, e da un reale cimento con i problemi di oggi che si può costruire il futuro”, rileva l’ex presidente della Regione. I “silenzi” hanno riguardato il Pd, ma non la base: “Ringrazio le compagne e i compagni che mi hanno espresso il loro affetto e tutte le persone, del più diverso orientamento politico, che si sono fatte sentire subito dopo che i giudici hanno depositato le motivazioni della sentenza di piena assoluzione”, scrive Bassolino.