“Il presidente De Luca può dare i numeri che vuole e che ritiene, noi siamo al 31 per cento di raccolta differenziata. Questi sono i dati”: così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, risponde al presidente della Regione Campania secondo cui a Napoli la raccolta differenziata è ferma al 20 per cento. De Magistris, intervenuto a Radio 1 in ‘La radio ne parla’, ha ribadito che Napoli “ha detto no all’inceneritore, abbiamo chiuso tutte le ipotesi di nuove discariche. I nostri territori – ha aggiunto – sono stati massacrasti da discariche illegali che hanno prodotto ecomafie, collusioni tra politica, affari e camorra”. In merito alle azioni messe in campi dal Comune sul fronte dei rifiuti, il sindaco ha sottolineato che “i rifiuti non vanno più all’estero”. “Stiamo potenziando – ha proseguito – gli impianti Stir e a breve partirà l’ecodistretto con il primo impianto di compostaggio della storia di Napoli grazie a finanziamenti con fondi europei”. La progettazione dell’impianto, come detto da de Magistris, “sta andando avanti progressivamente, seppur lentamente perchè i Comuni, si sa, non hanno tante risorse”. Con l’avvio dell’impianto di compostaggio si prevede “un ampliamento progressivo della raccolta differenziata e del porta a porta per arrivare – ha concluso de Magistris – ai numeri raggiunti da Milano e comunque – ha ricordato il primo cittadino – nonostante Napoli arrivi da una situazione drammatica che cinque anni fa la vedeva sommersa dai rifiuti, oggi la città è assolutamente nella media. Non abbiamo risultati inferiori rispetto ad altre città che negli anni hanno avuto anche investimenti maggiori”.

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