NAPOLI – Ancora annunci sui fondi per i trasporti. Ma non ce nulla di nuovo per fronteggiare la crisi. Nelle tabelle mostrate da Stefano Caldoro e Sergio Vetrella si vede chiaramente che le risorse per i servizi di trasporto delle aziende Eav sono state ridotte di 25 milioni di euro nel 2011 ed altrettanti nel 2012 a scriverlo in una nota congiunta sono Enzo Amendola, segretario regionale Pd Campania, e Giuseppe Russo, capogruppo Pd al Consiglio regionale. E’ fuorviante sostenere che sono stati aggiunti 47 milioni di euro.
Infatti, 37 milioni sono un aumento di capitale a compensazione del mancato riconoscimento di crediti per gli anni pregressi voluto dalla Regione stessa (quindi il saldo è uguale) e 10 milioni (come si evince dalla delibera del 2009 richiamata in conferenza stampa) sono stati deliberati dalla vecchia giunta proprio come primo riconoscimento dei crediti relativi all’inflazione applicata al contratto di servizio attraverso un impegno di spesa fissa decennale (10 milioni per 10 anni) che questa giunta non poteva non onorare, aggiungono Amendola e Russo. I 20 milioni annunciati per Sepsa e Circumvesuviana sono stati “individuati”(che vuol dire?) e non pagati. Sono per caso relativi ad investimenti che la Regione non aveva inspiegabilmente pagato? E’ quindi corretto chiedere alle aziende di vincolarli alla manutenzione chiedono Amendola e Russo se sono soldi destinati agli investimenti realizzati? Insomma, non si può sostenere che ci sono oltre 500milioni di esposizione (crediti nei confronti della Regione o altro se l’intenzione è non riconoscerli) e dopo due anni che se ne parla annunciare la svolta con risorse che sono proprio parte infinitesimale di quelle che la Regione deve, e non risorse aggiuntive come sostenuto, spiegano Amendola e Russo. Inoltre, la parte relativa alla ristrutturazione societaria è nel piano industriale presentato a maggio dellanno scorso. Anzi, l’unificazione delle aziende ferroviarie doveva essere completate entro il 2011. Da gennaio manca solo una delibera di giunta che approvi le modifiche statutarie dell’Eav dovute all’unificazione. Nel frattempo, le società continuano a vivere separate, anzi gli amministratori hanno ricevuto proroga fino all’estate, dichiarano. E condivisibile arrivare alla separazione tra infrastrutture servizio e fare le gare. Del resto nient’altro si può fare dopo la conversione in legge del decreto sulle liberalizzazioni. Anzi, la Regione dovrebbe dire come ci vuole arrivare e velocemente, visti i tempi dettati dalla legge per la definizione del bacino e per “l’analisi sulla sostenibilità della concorrenza” fissata dalla legge, continuano Amendola e Russo. Nelle province di Napoli, Caserta e Salerno il sistema e al collasso, mentre nelle aree interne la crisi diventa sempre piu pesante. La maggioranza venga in Consiglio regionale. E il momento che Caldoro e Vetrella ci dicano cosa vogliono fare per il trasporto pubblico locale, concludono Amendola e Russo.