“Si è perso troppo tempo. Uno stallo intollerabile con l’Europa alle porte pronta a sanzionarci ancora. Il disegno di legge sui rifiuti non mette nero su bianco quali devono essere gli obiettivi funzionali al cambio di passo rispetto al passato né risponde alle richieste dell’Europa sui rifiuti”. Lo dice Vincenzo Viglione, consigliere del Movimento 5 Stelle e segretario della Commissione Ambiente, dove è in discussione il disegno di legge sui rifiuti, al quale sono stati presentati 65 emendamenti. “Se è vero che ci portiamo dietro gli effetti degli errori e delle gravi inadempienze del passato – afferma – in questo nuovo disegno di legge non c’è discontinuità, manca una visione strategica e chiara”. “Ci sono criticità serie sulla salvaguardia dei posti di lavoro – sottolinea – non ci sono né un quadro chiaro né garanzie per chi è in attesa di una risposta sul proprio presente e futuro occupazionale. Il disegno di legge, su questo punto, è meno che vago”. “Nell’organizzazione degli ambiti, così come previsto dal testo, non si tiene conto delle esperienze positive dei Comuni che hanno ottenuto ottimi risultati sotto il profilo della raccolta differenziata e del riciclo – spiega – e il rischio è che i Comuni virtuosi e i cittadini si trovino a pagare anche le inefficienze di chi invece non è stato in grado di ottenere risultati simili”. “Già durante la campagna elettorale, De Luca aveva annunciato una grande rivoluzione sul tema dei rifiuti – aggiunge Maria Muscarà, componente della Commissione Ambiente – e di improntare il suo governo su velocità ed efficienza”. “Registriamo lo stallo più totale altro che tempestività – precisa – bisognava lavorare già da agosto, quando furono approvate solo linee di indirizzo, senza ridursi all’ultimo minuto disponibile”.