NAPOLI – “Il Governo riconosca che i servizi alla persona sono servizi indispensabili. La lettera inviata al ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri dall’assessore al Comune di Napoli Sergio D’Angelo mi trova pienamente d’accordo. Il decreto ministeriale che fissa i parametri per il riconoscimento dei servizi indispensabili resta tecnicamente inadeguato e non tiene conto dell’evoluzione dello stato sociale in Italia.” Così Ermanno Russo, assessore regionale all’Assistenza sociale della Campania.
“I servizi sociali –sottolinea l’assessore – rappresentano di fatto una spesa obbligatoria per le amministrazioni locali, specie in una parte del Paese in cui più che altrove si patisce il disagio frutto della crisi economica e dove le fasce più fragili della popolazione vivono in una condizione di povertà estrema. Occorre che lo Stato riconosca il welfare dei servizi come una priorità assoluta. La rete che sino ad ora ha assicurato la tenuta sociale della Campania sta cedendo sotto i colpi di una burocrazia che ritarda i pagamenti e costringe le strutture ad una resa che in questo momento è per i cittadini profondamente destabilizzante.
“Il problema che l’assessore del Comune di Napoli fa bene a porre e che condivido per metodo e contenuto riguarda tutte le amministrazioni locali che a vario titolo risultano responsabili della gestione dei servizi sociali. Norme statali come questa dell’impignorabilità o come quella ancor più ingiusta che non vuole riconoscere le politiche sociali come fuori patto di stabilità, stanno decretando la morte dello stato sociale in Italia e, ciò che è peggio, nella parte più povera del Paese”, conclude Russo.