NAPOLI – Un Patto della Salute di qualita’ come base per essere legittimati a chiedere nuove risorse per il settore. Con questo auspicio il ministro della Salute, Renato Balduzzi, conclude il suo discorso tenuto oggi a Napoli
in occasione di un convegno dedicato proprio al Patto della salute. ”Il patto per il 2013-2015 e l’attuazione della manovra estiva – dice il ministro – hanno due prospettive che vanno assieme”. Occorre che ”Stato e Regioni lavorino assieme” e per quanto riguarda i fondi ”ci sono risorse da sbloccare e forse qualche scelta eccezionale”. Sui criteri del riparto dei fondi, ha detto il ministro, ”non sara’ mia intenzione modificare le regole nell’ultimo anno”. Ha poi aggiunto: ”Eta’ e popolazione sono criteri importanti, ma che possono non essere gli unici”. E a tal proposito auspica una riflessione e immagina delle sperimentazioni nel piccolo. Il 2012, dice il ministro, sara’ un anno di transizione per tante Regioni mentre il 2013 sara’ l’anno zero con nuove modalita’ di impostare le problematiche. ”Tagliando sprechi – dice Balduzzi – facendo ciascuno la propria parte e distribuendo i carichi secondo l’unico criterio possibile in uno Stato costituzionale, cioe’ l’equita’. Chi piu’ ha piu’ deve dare secondo il criterio della nostra Costituzione”. Il ministro ha sottolineato anche l’importanza dello snodo della sanita’ territoriale e delle cure primarie, sfide per la ”Regioni con difficolta’ e anche per quelle virtuose”. A proposito delle Regioni, il ministro ha detto che e’ possibile migliorare gli strumenti di collaborazione tra Stato e Regioni e che ”i piani di rientro non sono pensabili come uno strumento che obbliga a mettere solo i conti a posto” ma devono andare di pari passo con ”riqualificazione e riorganizzazione dei servizi che poi porteranno al vero risparmio” conclude Balduzzi.