“Le dichiarazioni del presidente della Commissione Sanità fanno rabbrividire: non una parola sul diritto alla salute da garantire ai cittadini di questa regione e sullo stato indegno in cui versa la nostra sanità. La sua unica preoccupazione e il suo unico punto di vista sulla sanità campana è la prossima campagna elettorale e sono le poltrone, ossia il criterio esclusivo in base al quale da anni vengono gestiti interi settori della cosa pubblica. Ed è questa l’unica ragione che spiega perché, in questi tre anni e mezzo di amministrazione De Luca, siano stati realizzati reparti non per rispondere ai reali bisogni dei cittadini, ma esclusivamente per piazzare primari amici, arrivando all’assurdo di duplicare reparti nello stesso ospedale, perché i primari amici da piazzare erano due. E che spiega perché nei ruoli di vertice della sanità campana siedono ancora oggi persone incompetenti, che all’attivo, oltre alla fedeltà politica, hanno solo scandali, inchieste giudiziarie ed episodi gravissimi che hanno fatto guadagnare alla Campania le prime pagine in tutto il mondo per casi vergognosi, che si ripetono sistematicamente. Quanto al piano di investimenti per le infrastrutture sanitarie, i cittadini devono sapere che in questi 3 anni e mezzo di governo regionale, a fronte di una disponibilità di un miliardo e 700 milioni per ammodernare gli ospedali, ne sono stati spesi appena 500 milioni. Cifre certificate dalla Corte dei Conti. In pratica De Luca non è stato capace neppure di spendere soldi già disponibili, che avrebbero consentito di sistemare gli ospedali che cadono a pezzi”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“Se De Luca è stato sistematicamente bocciato anche quando al Governo non c’era il Movimento 5 Stelle – aggiunge Ciarambino – la ragione è da ricondurre esclusivamente all’incapacità programmatoria di questa amministrazione. Ancora oggi infatti non è stato presentato un piano ospedaliero rispondente ai requisiti di legge, che ne consentirebbe l’approvazione da parte del Ministero, e i livelli essenziali di assistenza sono ancora sotto la soglia minima di sufficienza, come purtroppo i cittadini campani sanno bene. Tra poco tutto questo apparterrà al passato. Tra poco, a partire proprio dalla Campania, la sanità tornerà ad essere un diritto essenziale da garantire a tutti indistintamente, e ogni singolo euro sarà speso per far funzionare reparti e ospedali. Il prossimo step dovrà essere il garantire che a dirigere gli ospedali ci siano professionisti scelti con criteri di trasparenza e merito: vogliamo i migliori per la nostra sanità. Il primo passo è stato quello di togliere la sanità dalle mani di De Luca. Quello successivo sarà di mandarlo definitivamente a casa alle prossime elezioni”.