“La sanità campana è fuori controllo. Non solo chiamate dirette attraverso le agenzie interinali per bypassare ogni trasparenza. C’è una situazione a dir poco caotica sul reclutamento del personale nelle aziende sanitarie e ospedaliere, dove ognuno si sta organizzando a modo proprio, mentre la Regione si limita a invitare e raccomandare senza intervenire. In particolare le Asl e gli ospedali campani, anziché, ricorrere alla mobilità e allo scorrimento delle graduatorie valide, come prevede la legge, preferiscono indire nuove procedure concorsuali, senza adeguata motivazione”. La denuncia è di Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle, che come presidente della Commissione speciale Trasparenza ha affrontato il caso nel corso di un’audizione. “Per questo, in qualità di presidente della Commissione Trasparenza, ho inviato oggi una nota a tutte le strutture regionali competenti e per conoscenza ai Ministeri della Salute e della Funzione Pubblica, per denunciare questa situazione, chiedendo un intervento forte e autorevole. In un’audizione congiunta della Commissione Trasparenza e della Commissione Sburocratizzazione del marzo scorso sono infatti emerse preoccupanti disomogeneità nelle modalità di reclutamento del personale sanitario”. “Lo scorrimento delle graduatorie concorsuali valide, successivamente alla mobilità intra ed extra regionale – spiega – rappresenta la regola per le assunzioni di personale in sanità, e ha lo scopo di contenere la spesa pubblica e ridurre i tempi. E invece, mentre l’’indizione di nuovi concorsi dovrebbe rappresentare un’eccezione ben motivata, in Campania avviene esattamente il contrario nell’anarchia più generale, con note della Regione e circolari del Commissario che vengono sistematicamente calpestate”. “Così, ad esempio l’Asl Na 1 centro e Asl di Caserta stanno procedendo all’assunzione di dirigenti amministrativi fa sapere le capogruppo – nonostante ci siano graduatorie valide a cui attingere all’Asl Napoli 2 Nord, all’Asl di Salerno o al Cardarelli – svela Ciarambino – mentre all’Asl Na 3 Sud e all’ospedale Rummo sono stati indetti concorsi per dirigente ingegnere clinico pur in presenza di una graduatoria per la stessa figura professionale dell’ospedale Moscati di Avellino. Lo stesso dicasi per i bandi di concorso dell’Asl Napoli 1 centro per le esigenze dell’Ospedale del Mare in cardiochirurgia, mentre ci sono graduatorie utili al Cardarelli, o per infermieri in vigenza di graduatorie per infermieri del Ruggi di Aragona”. “A peggiorare la situazione – continua – ci sono casi in cui, pur in presenza di accordi già stipulati tra le aziende sanitarie per l’utilizzo delle graduatorie valide, si dà comunque avvio alle procedure concorsuali: è il caso del Santobono che, nonostante l’accordo siglato con l’Asl Napoli 2 Nord ha poi indetto specifico concorso”. “C’è da dire che finora la Regione, in un assurdo scaricabarile, si è limitata ad inviti e raccomandazioni e ha lasciato fare, senza intervenire in maniera efficace e richiamare le aziende inadempienti. E la sola ragione plausibile che ci viene in mente è di dare visibilità al presidente, consentendogli di giocarsi la carta delle nuove assunzioni nella sua campagna elettorale perenne” – attacca Ciarambino. “Per questo motivo ho ritenuto di inviare una nota di raccomandazioni, chiedendo alla Regione di effettuare una ricognizione di tutte le graduatorie valide di renderle trasparenti e conoscibili a tutte le Asl e gli ospedali, così che non abbiano più alibi. Ho chiesto di avviare un monitoraggio dei concorsi banditi dalle aziende sanitarie campane, per verificarne la regolarità. E soprattutto ho chiesto che la Regione diffidi formalmente le aziende che hanno bandito i nuovi concorsi, senza dare priorità a mobilità e graduatorie vigenti” conclude la presidente della Commissione Trasparenza.

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