NAPOLI – I centri sanitari privati accreditati in Campania annunciano la serrata contro il decreto regionale 88/2013 con cui l’ente di Palazzo Santa Lucia ha fissato i limiti di spesa e i volumi di prestazioni per le strutture ambulatoriali private accreditate. Ad annunciare l’azione di protesta e le difficili condizioni economiche in cui devono operare i Centri, il presidente di FederLab Italia Vincenzo D’Anna secondo cui il decreto è ”un atto che, come accaduto per le annualita’ precedenti, determinera’ il preventivo esaurimento dei volumi di prestazioni sanitarie. Da settembre – ha detto D’Anna – saremo costretti a non poter più’ accettare le richieste avanzate dall’utenza”.

I cittadini avranno due possibilita’: pagare le prestazioni sanitarie o affrontare le liste d’attesa degli ospedali pubblici. Secondo i numeri riferiti, per il 2013, nel fondo regionale sono stati stanziati per i Centri privati accreditati 350 milioni di euro, a fronte dei 400 dello scorso anno in cui – ha ricordato D’Anna – ”i Centri furono costretti a terminare l’erogazione del servizio prima della scadenza dell’anno”. Centri privati accreditati che, come riferito, soddisfano il 60 per cento delle prestazioni sanitarie chieste dall’utenza e costituiscono ”appena” il 17 per cento della spesa sanitaria regionale. Da FederLab dita puntate contro ”la mancata realizzazione di ben 3 piani ospedalieri che avrebbero dovuto riorganizzare la rete regionale ospedaliera e realizzare una razionalizzazione della spesa” che – a quanto riportato – consentirebbe il recupero di circa mezzo miliardo di euro. A rischio, inoltre, come denuncia l’Associazione, non solo il servizio per l’utenza, ma anche circa 6mila posti di lavoro. Un decreto contro cui FederLab annuncia ricorso per ”aspetti di illegittimita’ ” perchè – è stato spiegato – ”interviene quando sono gia’ stati erogati sette/dodicesimi di prestazioni per il Servizio sanitario nazionale e, pertanto, soffre della violazione del principio di irretroattivita’ degli atti amministrativi”. La FederLab Italia, associazione dei Centri privati accreditati, presentera’ nei prossimi giorni un esposto alla Corte dei Conti nei confronti della Regione Campania. Ad annunciarlo, il presidente dell’associazione Vincenzo D’Anna. L’esposto trae origine dalla recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimita’ della norma che vietava il pignoramento delle risorse assegnate alle Asl da parte dei centri privati accreditati, beneficiari di titolo esecutivo. ù ”La sentenza – ha detto D’Anna – evidenzia il danno che la Regione e le Asl hanno prodotto nella misura in cui sono state assolutamente inadempienti, non solo rispetto ai protocolli sottoscritti con le associazioni di categoria, ma anche – ha aggiunto – per quanto riguarda il pagamento dei decreti ingiuntivi definitivamente esecutivi, rispetto ai quali – ha spiegato D’Anna – in presenza della impignorabilita’ sono maturati ulteriori interessi”. Con l’esposto, pertanto, l’associazione denuncia ”l’inadempienza della Regione e il danno erariale che si e’ venuto a creare”.

 

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