“La Regione Campania per l’ennesima volta è umiliata dal presidente De Luca, dalle sue scelte. Senza vergogna, senza alcun senso istituzionale e rispetto dei cittadini, senza nemmeno dare l’impressione di voler salvare almeno le apparenze, il Governatore continua a gestire la Campania come il cortile di casa sua, in cui far ritrovare amici e conoscenti”. Lo scrive in una nota il coordinatore regionale di Sel, Tonino Scala, in riferimento alle ultime nomine in Regione Campania. “Nominare un giudice in pensione come presidente della vigilanza sulla Soresa – prosegue Scala – in un contesto differente potrebbe essere una cosa buona e giusta. Il problema è che il giudice in questione è Antonio Bonajuto e a nominarlo è un uomo del governo De Luca: condizioni che rendono questa scelta assolutamente inopportuna. Tutti sappiamo, infatti,che uno degli ultimi atti prodotti da Bonajuto prima della pensione, in qualità di presidente della Corte d’Appello di Napoli, è stata la proclamazione a governatore della Campania dello stesso De Luca, un condannato in primo grado che ai sensi della Severino non poteva e non doveva fare il presidente”. “Niente di personale – conclude Scala – nei confronti del giudice Bonajuto, ma l’inopportunità della sua nomina appare evidente. Eppure tutto questo alla squadra di governo di De Luca non è bastato: come componente della stessa vigilanza Soresa è stato nominato Fabio Lattanzi, figlio di Giorgio, vice presidente vicario della Corte Costituzionale. Decisione, anche questa, quanto meno imbarazzante, considerando le vicende che vedono coinvolto in prima persona il Governatore De Luca. Le circostanze, è evidente, sono gravi e da parte nostra non può venire altra richiesta che l’immediato ritiro delle nomine di Bonajuto e Lattanzi”.