“Pretestuose” le assemblee organizzate per oggi a Pompei dal personale di custodia. Lo sostiene il soprintendente Massimo Osanna, che si dice comunque “disponibile e pronto ad anticipare l’incontro già fissato per il 19 novembre con i sindacati” per la contrattazione relativa alle nuove linee guida per la sicurezza e la vigilanza”. “Tra i punti della protesta – spiega all’ANSA il soprintendente raccontando di essere andato di persona questa mattina a scusarsi con i turisti rimasti in fila fuori dai cancelli chiusi degli scavi – ci sarebbe la necessità di riorganizzare i turni di vigilanza. Questo però è proprio il tema delle nuove linee guida per la sicurezza e la vigilanza, che abbiamo presentato ai lavoratori e per le quali c’è già un accordo per un nuovo incontro fissato, su richiesta dei sindacati, per il 19 novembre, per discuterle e approvarle”. E ancora, tra i motivi della protesta, aggiunge Osanna, ci sarebbe l’arrivo del nuovo personale Ales, che si dice “affolli gli uffici senza compiti precisi”. “Anche questo non mi risulta – sottolinea il soprintendente – perché, al contrario, c’è un ordine di servizio che distribuisce a tutti compiti precisi. I nuovi assunti sono tutte persone molto competenti che stanno contribuendo molto e bene al progetto, cosa che ho personalmente verificato”. Nell’elenco dei motivi di disagio, riporta sempre il soprintendente, anche i tempi di ristrutturazione dei nuovi uffici (“Il bando è pronto, partirà a brevissimo, dopodiché ci sono i tempi tecnici necessari per un progetto da 11 milioni di euro”) e la mancata ristrutturazione dei posti di guardiania (“c’è una gara già in corso e abbiamo disposto una gara d’urgenza per le situazioni più critiche”). In ogni modo, conclude, “mi dicono che i sindacati sono pronti a revocare nuove assemblee in cambio della disponibilità ad anticipare la contrattazione del 19. Io sono disponibile come sempre. Ma resta il fatto che qualunque problema si discute senza lasciare fuori dai cancelli centinaia di turisti che non possono capire”.

 

 

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