CASTELLAMMARE DI STABIA – “Si era presentato alla città di Castellammare di Stabia come l’uomo solo al comando contro la corruzione e gli sprechi. Per super Bobbio iniziano i primi problemi. La legalità non è una bandiera da sventolare ma una pratica da applicare nel quotidiano”. È la prima dichiarazione a caldo del segretario regionale di Sel Arturo Scotto.
“Quando Sel attaccava questo modo di concepire la cosa pubblica, il super sindaco difendeva da un lato De Vita, dall’altro la Di Saia. In questo gioco di compari e comari a perdere è stata la città. Ma tutti i nodi vengono al pettine e anche per il Sindaco Bobbio e il suo testimone di nozze è arrivato il momento della verità. Il super consulente De Vita ha percepito 230mila euro per una carica non prevista dal regolamento comunale, insieme a rimborsi spese e cene luculliane ingiustificati”. Prosegue Arturo Scotto sulla vicenda che ha portato agli arresti domiciliare del coordinatore della cabina di regia del Comune di Castellammare di Stabia e all’obbligo di dimora fuori dalla Regione Campania per il dirigente Comunale preposto ai controlli sui giustificativi di spesa dell’Avvocato De Vita. “Tutto ciò è avvenuto mentre la città di Castellammare di Stabia attraversava uno dei periodi più neri, e non ci riferiamo solo al colore politico della maggioranza di governo. Quello che avevamo denunciato nella nostra pubblicazione “I Cosentinos” sta trovando riscontro nelle indagini della magistratura, da Bobbio a De Gregorio. Il germe della malapolitica e dei interessi privati nella gestione pubblica è radicato in una certa parte politica. La magistratura dovrà fare il suo corso, ma abbiamo bisogno anche di una vera legge anticorruzione che consideri i reati commessi dai politici durante lo svolgimento delle loro funzioni come aggravante di pena. Il prossimo parlamento – conclude Scotto – dovrà tener conto di queste richieste e Sinistra Ecologia e Libertà si impegnerà affinché tutto ciò diventi legge.”