Il suo e’ stato un ‘addio’ con strascichi polemici. La fine del rapporto tra il sindaco Luigi de Magistris e il generale Luigi Sementa, comandante dei vigili urbani dal settembre 2008 al luglio 2012, dopo due mandati targati amministrazione Iervolino, era sintetizzata dalla singolare dichiarazione dell’ex carabiniere: “Vado via, ma non capisco il perche'”. “Decidemmo di allontanarlo per questioni di bilancio”, ribadisce ancora oggi su Facebook il primo cittadino partenopeo.
Ed e’ proprio sul social network che si consuma la nuova ‘puntata’ dell’insofferenza reciproca sul tema sicurezza della citta’. Sementa, comandante della polizia urbana molto discusso per i suoi metodi decisionisti, non e’ mai stato sostituito. De Magistris tenne per se’ la delega, incaricando il suo capo di gabinetto, Attilio Auricchio, di coordinare i vigili urbani. Dopo alcuni mesi di silenzio, Luigi Sementa, generale di Brigata, ha iniziato ad affidare a quotidiani locali considerazioni sui problemi di Napoli e poi a frequenti post pubblicati su Fb, corredandoli anche con foto. “Vere e proprie analisi politico amministrative”, sottolinea il sindaco in un post di oggi, accusando Sementa di incarnare una idea della sicurezza e del controllo del territorio “muscolare”, con la “repressione” delle fasce deboli e la “militarizzazione”. E rincara la dose proponendo sul suo profilo “tracce di comunicazione” e immagini di Sementa che “rappresentano motivo di preoccupazione e stupore”, visto che vengono da un uomo delle Istituzioni, e “di dubbio gusto etico”. Una bomba e una pancia di donna in gravidanza, rispettivamente con la scritta ‘Questo e’ quello che vuole’, e ‘Napoli e’ un paradiso abitato dai diavoli ma anche mal governato’. “Evocazione di realta’ e concetti che meriterebbero un uso piu’ controllato e responsabile”, chiosa de Magistris.