La Commissione Sport, presieduta da Gennaro Esposito, ha approfondito oggi il tema della concessione dello stadio San Paolo, con particolare riferimento ai contenuti dell’accordo transattivo in corso di definizione tra l’Amministrazione comunale e la Società Calcio Napoli. In apertura, il presidente ha sottolineato l’assenza dell’assessora allo Sport Tommasielli e del Direttore generale Auricchio che hanno comunicato l’impossibilità a partecipare a causa di pregressi e concomitanti impegni. Alla riunione è intervenuto il Dirigente del Servizio gestione grandi impianti sportivi Giuseppe Arzillo.

 

 

Tra gli aspetti da evidenziare, il presidente Esposito ha indicato la mancanza di dati certi relativi al credito del Comune verso il concessionario relativo alla percentuale del 4% sui contratti pubblicitari e di sponsorizzazione.

I consiglieri intervenuti hanno concordato sull’inopportunità di un accordo transattivo, rilevando, in particolare: la contrarietà alla transazione e la necessità che l’Amministrazione riscuota i crediti vantati e stipuli una nuova concessione dato lo squilibrio di quella attuale a favore del Calcio Napoli (Fiola); qualsiasi ipotesi di compensazione aggira il cronologico e crea una corsia preferenziale nel pagamento di crediti a scapito di altri (Iannello); la transazione potrebbe essere fatta mantenendo fermi i crediti dell’Amministrazione e volta solo ad anticipare i tempi di riscossione (Molisso); la convenzione attuale risulta fortemente sbilanciata a favore della società e penalizzante per l’Amministrazione a differenza di quanto avviene, per esempio, a Milano (Sgambati).

Sulla concessione, il direttore dei servizi finanziari Enzo Mossetti ha spiegato come i suoi contenuti, apparentemente sbilanciati a favore del concessionario, vadano interpretati alla luce della diversa situazione esistente al momento della stipula. Quanto agli oneri, spettano al Calcio Napoli quelli della manutenzione ordinaria e straordinaria del campo di calcio e la manutenzione ordinaria dell’intera struttura. Da non trascurare, poi, l’aspetto relativo alle spese sostenute dalla società a seguito delle prescrizioni normative, intervenute dopo la convenzione (2004), in materia di sicurezza degli stadi, spesa riconosciuta di recente dal Comune come debito fuori bilancio. L’esigenza di arrivare ad una transazione, ha sottolineato Mossetti, deriva dal progressivo avvicinamento delle posizioni debitorie e creditorie tra i due soggetti. Il Comune vanta un credito dalla società sportiva di circa 4,5 milioni per canoni non riscossi.

Chiarimenti sui contenuti delle voci debitorie e creditorie sono stati richiesti anche alla società Calcio Napoli, ha evidenziato in chiusura il presidente Esposito, ma nessuna documentazione è stata inviata alla commissione.

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