“A seguito delle notizie apparse su alcuni giornali in questi giorni, occorre fare alcune precisazioni sulla situazione delle elezioni alla Federico secondo di Napoli ed il ruolo di Studenti per le libertà”.
Così Federico Menna, dirigente regionale di Studenti per le Libertà, già Consigliere di Amministrazione dell’Università Federico Secondo, a seguito degli accadimenti inerenti le elezioni studentesche della Federico Secondo. “Studenti per le libertà, come per ogni elezione interna alla Federico II, stava curando la composizione delle liste, coadiuvando i propri rappresentanti delle varie facoltà, e quest’anno il compito è stato affidato a Tommaso Pellegrino, già eletto nelle liste di centrodestra alla facoltà (benché ultimo per numero di voti tra gli eletti), e recentemente eletto dalla maggioranza di centrodestra come presidente degli studenti di giurisprudenza.Purtroppo Pellegrino la notte precedente al giorno in cui si sono presentate le liste ha avuto un incontro con Confederazione degli Studenti, gruppo nato da una costola dei Verdi e dalla sinistra universitaria una decade fa, e per assicurarsi un seggio nel consiglio di amministrazione dell’Ateneo ha operato una spregevole manovra, cambiando nome alle liste e togliendo dalle stesse alcuni membri di studenti per le libertà, così come era stato richiesto dalla Confederazione stessa. La domanda che ci poniamo è la seguente: Come può un personaggio del genere rappresentare dignitosamente gli studenti federiciani, se il suo solo scopo è stato garantire la propria posizione? Ma soprattutto, si può pensare di svendere la propria dignità per così poco?
Gli altri membri di Studenti per le libertà, i pochi salvati dall’epurazione, non appoggeranno Pellegrino, che è ufficialmente candidato nella lista di Confederazione, e stanno meditando di ritirare la candidatura.” Continua Menna: “Dispiace leggere che a causa di pochi, che hanno fatto una vera e propria scorrettezza politica ed umana al limite del legale e della correttezza, la prima lista del Sud Italia non avrà rappresentanti nei ruoli più importanti dell’Ateneo Federiciano; ma sopratutto dispiace che metodi del genere siano stati portati all’interno della politica universitaria, da sempre teatro di duro scontro politico ma di grande lealtà umana”
Conclude Menna: “Dopo una riunione tenutasi questa mattina, la dirigenza regionale di Studenti per le Libertà ha deliberato all’unanimità l’interruzione di qualsivoglia rapporto politico con i due transfughi, Pellegrino a livello locale e Fontana a livello nazionale, ed i loro fidati consiglieri”