NAPOLI – La Provincia di Benevento potrebbe sparire e, dunque, in mancanza di un’ipotesi di riordino territoriale, la strada da seguire, indicata dalla Conferenza permanente Regione Campania-Autonomie locali, è quella di chiedere, attraverso la Giunta, una deroga al Governo per ‘salvare’ Benevento. L’ultimo degli incontri della COnferenza si è tenuto oggi e al termine, registata la mancata disponibilità di Comuni confinanti di passare da una Provincia all’altra, la deciosne è stata di tentare la strada della deroga.
Domani la proposta sarà trasmessa alla Giunta che dovrà, a sua volta, inoltrarla al Governo. Tutto rimesso, dunque, nelle mani dell’esecutivo nazionale. “Sarà invitato il Governo a considerare che la Regione Campania, in base a paramentri quali i sei milioni di abitanti e gli assetti territoriali, possa avere 5 Province – ha affermato Pasquale Sommese, assessore regionale ai Rapporti con le Autonomie locali – e di poter rinviare la discussione sulla città metropolitana all’interno di una perimetrazione che non vede solo i confini della nostra Regione, ma di tutte quelle del Mezzogiorno”. Di fatto, al Governo, “diremo che Benevento non ha i requisiti richiesti e che non abbiamo registrato, da parte delle altre Province né dei Comuni compenetranti, la possibilità di far rientrare Benevento in quei parametri”. “La nostra contentezza sarebbe stata un’altra – ha commentato Aniello Cimitile, presidente dell’Ente provinciale sannita – quella, cioé, che la solidarietà dichiarata fosse divenuta solidarietà nei fatti”. La soluzione di oggi è, in ogni caso, “intelligente”. Ma Cimitile avverte che comunque “la decisione finale spetterà al Parlamento e non al Governo”. Il decreto sulla spending review convertito in legge al momento è frutto di una deliberazione del Consiglio dei minisitri e “l’ultima parola sull’accopramento sarà del Parlamento”. “Vogliamo vedere i nostri deputati e senatori – é la sfida di Cimitile – di fronte alla diversità di posizione tra Governo e Enti, da che parte si schiereranno”. Un discorso che, ha spiegato, non vale solo “per i parlamentari della Campania, ma per quelli di tutta Italia” visto che il tema dell’accorpamento delle Province coinvolge il Paese. “La partita si chiude in Parlamento – ha rimarcato – e di fronte a dichiarazioni di incostituzionalità, legittimità, confusione e alle proposte più svariate che arriveranno dai territori vogliamo vedere i parlamentari che decisione prenderanno”. “Siamo alla vigilia della campagna elettorale – ha concluso -Se voteranno a votare queste cose, con che faccia torneranno nei territori a chiedere il voto”.(ANSA).