NAPOLI – “Noi siamo consapevoli che l’attuale Sistema-Paese è inadeguato e dispendioso, quindi non regge. Tanto è che in Campania abbiamo avviato già il riordino delle Partecipate e le Unioni dei Comuni, per favorire una forma associativa dei servizi ai cittadini coerente con i Sistemi Territoriali di Sviluppo.
Ma siamo altrettanto consapevoli che l’abolizione di alcune Province e la nascita delle città metropolitane non possono essere approvati con un atto provvisorio come il decreto legge. Si tratta di provvedimenti ordinamentali generali che modificano l’architettura istituzionale del nostro Paese, per i quali serve una procedura ordinaria che abbia le caratteristiche di un procedimento rafforzato, come previsto dall’art. 133 della Costituzione.”
Così l’assessore alle Autonomie Locali della Regione Campania Pasquale Sommese, intervenuto in videoconferenza ai lavori della Commissione Affari Istituzionali e Generali svoltasi a Roma. Sul tema del riordino istituzionale, l’assessore Sommese è stato molto categorico: “Bisogna stralciare dal decreto gli art. 17 e 18, ed avviare un percorso di condivisione con tutte le Regioni, e tra queste e le realtà locali insistenti sul territorio.
“Sul tema della revisione della spesa, la Campania è stata più volte individuata come modello virtuoso da autorevoli esponenti del governo, che hanno condiviso i nostri sforzi nella lotta agli sprechi, nelle politiche di risparmio, nella eliminazione delle consulenze esterne, nella progressiva riduzione della pianta organica grazie alla quale in due anni abbiamo diminuito di oltre il 20% il personale in servizio. Abbiamo fino ad oggi puntualmente anticipato le decisioni assunte dal governo. Ma su questo argomento, non possiamo non ribadire che bisogna passare attraverso una fase di ascolto generale. Qui verranno prodotti nuovi modelli istituzionali, che saranno tanto più efficaci quanto più condivisi dai cittadini e dagli enti locali. Perciò servono scelte fatte proprie da tutti ”, ha concluso Sommese.