NAPOLI – Nel 2010 “dopo anni di ritardi in Campania abbiamo avviato la svolta”: ma sul versante della sanità pubblica “l’azione messa in campo dalla Regione non è sufficiente, da sola”. Lo ha sottolineato il governatore Stefano Caldoro, nell’audizione di oggi in commissione ambiente, alla Camera, sulla Terra dei Fuochi. Serve, ha ricordato Caldoro, “una grande azione di sanità pubblica. Bisogna aumentare i controlli, per prevenzione, tranquillizzare le famiglie e garantire loro la possibilità di fare più analisi, di ripeterle se necessario.

Il governo deve riconoscere questa esigenza. C’è poi la parte relativa alla tutela dei prodotti. La Campania, che è la regione con più aree protette e che ha grandi eccellenze, è la Regione che fa più controlli. Non possono essere tollerate azioni speculative sui nostri prodotti”. La Campania, comunque, “è oggi la Regione che ha la legislazione più avanzata sull’ambiente. In questi giorni abbiamo, in Consiglio regionale, approvato la legge su Terra dei fuochi. Nei primi due anni di attività ci siamo dotati poi di un piano per i rifiuti speciali ed industriali, un piano per la riduzione dei rifiuti e sopratutto abbiamo il piano bonifiche. Ho individuato le risorse. Quando siamo arrivati a Palazzo Santa Lucia, non avevamo risorse. Conoscevo i problemi, gli studi e con la Giunta ci siamo messi subito a lavoro. Con rammarico ricordo che lo abbiamo fatto nel silenzio generale perché la grande stampa non era attenta al problema”, ha sottolineato ancora Caldoro.

 

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