“La delibera della Terra dei fuochi l’abbiamo studiata nel corso della notte perché è stata pubblicata solo dopo un paio di ore dal termine del Consiglio regionale della Campania. Insomma l’aula ha votato facendo un atto di fede e credendo alle cose che ha raccontato in aula l’assessore Bonavitacola senza però aver letto il testo del provvedimento. Un fatto singolare.”. Lo dice la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà, componente della Commissione speciale Terra dei Fuochi che rilancia e chiede un Consiglio regionale monotematico proprio sulla delibera adottata dalla Giunte De Luca per contrastare la cosiddetta emergenza Terra dei Fuochi. “Leggendo il Burc abbiamo rilevato – spiega Muscarà – una serie di criticità che si allontanano di molto rispetto al contenuto della nostra mozione: ‘Rafforzamento delle azioni regionali per la terra dei fuochi’”. “Abbiamo forti dubbi sulle reali risorse stanziate dalla Regione rispetto agli annunciati 50 milioni di euro di settembre ora sono inspiegabilmente ridotti a 36 milioni di euro – sottolinea – di cui ancora non è chiara la distribuzione e la tempistica degli interventi”. “Cosa grave che abbiamo scoperto è l’inconsistenza dei protocolli d’intesa – spiega – cosi come l’intendevamo noi da stipulare tra tutti gli attori che sono coinvolti nel contrasto alla Terra dei Fuochi dai Comuni, alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, all’Asl, all’Arpac”. “Soggetti che in un’ottica di rete dovrebbero essere collegati tra loro – evidenzia – affinché non appena giunga una notizia alla cabina di regia o unità di crisi subito immediatamente e armonicamente debbano intervenire”. “Nel suo discorso al Consiglio regionale l’assessore Bonavitacola ha dichiarato come molti strumenti messi in campo non funzionino – riflette – e constatiamo come nella delibera siano stati inseriti proprio quei strumenti”. “Un altro paradosso è insistere con l’impiego dell’esercito – fa notare la consigliera – visto che ancora non capiamo il ruolo svolto visto che nei 3 anni del ‘Patto della Terra dei fuochi’ non ha operato in modo incisivo”. “Ci preoccupa la nascita di nuovi siti per lo stoccaggio temporaneo – dice – si fa poco sulla prevenzione anzi c’è il rischio che sulla raccolta e pretrattamento dei rifiuti i siti possano diventare da stoccaggio provvisorio a siti stabili cosi come successe per le ecoballe”. “Per i troppi dubbi emersi leggendo la delibera della Giunta De Luca sulla Terra dei Fuochi – conclude Muscarà – chiediamo e ribadiamo l’urgenza di convocare un Consiglio regionale monotematico proprio su questo provvedimento”.