L’analisi delle certificazioni ISTAT relative ai decessi direttamente dipendenti da tumori nella città di Caserta tra il 2006 ed il 2009 mostra dati profondamente inquietanti: nei poco più di tre anni presi in esame il 32,45% delle morti (quasi una su tre) è stata provocata da neoplasie, e questi studi non possono tenere conto di un numero imprecisato di decessi di cittadini casertani che, per la complessità di patologie come quelle tumorali, spesso sono costretti a spostarsi.

Se a tutto questo aggiungiamo le tante persone che, pur essendo affette da neoplasie, nello stesso periodo sono decedute per altre cause (cardio-vasculopatie, incidenti, etc.) ed i tanti che fortunatamente guariscono dal cancro (si tratta di circa il 10 per cento dei casi), possiamo facilmente renderci conto di quanto alta sia diventata l’incidenza generale delle malattie neoplastiche sul martoriato territorio ormai noto come “Terra dei Fuochi”. Per questi motivi il coordinatore regionale di SEL Campania Arturo Scotto, deputato di Sinistra Ecologia Libertà, ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed al Ministro della Salute per chiedere se i Ministri siano a conoscenza dei gravi dati indicati, quali iniziative siano già state prese in merito, se non si ritenga opportuno promuovere la formazione di una task force per attivare un immediato monitoraggio ed estenderlo quanto più largamente possibile, così da comprendere finalmente in maniera esaustiva le dimensioni del problema, e l’istituzione del registro dei tumori nelle zone a rischio ambientale.

 

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