CAIVANO – “Tranquilli, tanto la camorra non ammazza in questi casi, ma ammazza quando stai a Roma”. Non poteva concludersi con una battuta più infelice la visita del Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo presso la parrocchia di San Paolo Apostolo al Parco Verde di Caivano. on queste parole infatti, all’uscita dalla chiesa, il ministro ha invitato gli uomini della scorta che la accerchiavano a fare spazio perché tanto non c’era pericolo.
Una frase che non sarebbe venuta in mente neanche agli sceneggiatori del celebre film “Benvenuti al sud” nel quale si vedeva un’impaurita Anna Finocchiaro camminare tra i figuranti della sceneggiata organizzata dal marito, Claudio Bisio, per convincerla che la Campania fosse nient’altro che criminalità in tutte le salse.
E pure la mattinata era filata via tranquilla con gli interventi che hanno preceduto il Ministro portati in apertura di padre Maurizio Patriciello, anfitrione nonché organizzatore dell’incontro, dell’ingegnere Cesare Patrone, Capo del Corpo Forestale dello Stato, del dottor Antonio Marfella, dell’associazione Medici per l’Ambiente, e di Lucio Iavarone, referente del Coordinamento Comitati Fuochi, che attraverso un dettagliato documento ha espresso a chiare lettere le ragioni del popolo della cosiddetta “Terra dei veleni” che è stanco delle solite delle promesse e che oggi più che mai vuole risposte concrete e soprattutto immediate da parte di una politica che troppo a lungo è stata assente o peggio complice del disastro di questi territori.
Un disastro che proprio in queste ore, attraverso le immagini di coltivazioni contaminate, pozzi avvelenati e roghi che appestano l’aria a qualsiasi ora del giorno e della notte, continua a rivelarsi in tutta la sua drammaticità evidenziando, una dietro l’altra, le profonde ferite inferte al territorio da una macabra quanto scellerata alleanza tra politica, camorra ed economia.
Un disastro che oggi chiede, come affermato dal Ministro De Girolamo, la fine delle passerelle che si sono fatte ne passate, l’ascolto della voce di un popolo che si impegna e che propone soluzioni volte a tutelare la salute dei propri figli prima che di se stesso, l’impegno concertato delle istituzioni affinchè si riesca a intervenire sul piano dei controlli, del monitoraggio e sull’ipotesi più volte avanzata dalle associazioni e comitati locali delle riconversioni agricole dei terreni contaminati.
Misure, quelle individuate dal Ministro, sulle quali padre Maurizio Patriciello ha rilanciato con l’invito ad organizzare fin da subito un tavolo di lavoro coi responsabili dei dicasteri dell’Ambiente e della Salute, Orlando e Lorenzin, affinchè si possa dimostrare, come sottolineato da Marfella nel corso del suo intervento, che il dramma scoperto in questi giorni possa rappresentare paradossalmente la rinascita di questo territorio e non la sua definitiva condanna da parte dell’economia, della politica e di una camorra la cui più remota delle preoccupazioni è proprio quella di pensare all’idea di attentare alla vita del Ministro De Girolamo.
Vincenzo Viglione