“Le notizie odierne da un lato confermano i nostri dubbi e le perplessità sulla disintegrazione del sistema tariffario dei trasporti attuata dalla ditta Caldoro&Vetrella, e dall’altro ci convincono sempre più che è necessario ripristinare il sistema di Unico Campania, già riconosciuto tra le best practice a livello europeo”. È il commento di Antonio Marciano, consigliere regionale uscente e rieletto nella lista PD, dopo il caso del viaggiatore napoletano multato da un controllore di Trenitalia perché in possesso di uno “sbagliato” titolo aziendale di viaggio. “Nei mesi passati avevamo lanciato l’allarme sui rischi della presunta rivoluzione voluta dal governo di centrodestra, imposta alle aziende campane di trasporto pubblico e contestata anche dalle associazioni degli utenti e dei consumatori, che ha avuto come unico effetto riportare la Campania indietro di 20 anni e penalizzare ulteriormente i cittadini, costretti a muoversi in una giungla di tariffe e a fare i conti, oltre a disservizi e disagi, anche con prezzi dei biglietti più cari. Legambiente ha calcolato che in 5 anni, dal 2010, le tariffe in Campania sono aumentate di quasi il 24%, cui si aggiunge l’ulteriore aumento del 16% attuato con l’introduzione del TIC a inizio anno. Un vero e proprio fallimento, per Caldoro e Vetrella”, spiega l’esponente PD. “Invito il neo Presidente Vincenzo De Luca, nel solco delle iniziative già avviate in queste settimane, a intervenire quanto prima su questo problema, anche per l’approssimarsi della stagione estiva, con migliaia di turisti che rischiano di restare senza adeguato supporto sul trasporto pubblico. Nella contingenza, si può pensare di offrire un quadro di informazioni più chiaro, anche con la rete di infopoint regionali e le Agenzie turistiche e attraverso la comunicazione online. Subito dopo, si insedi un tavolo con le aziende del trasporto pubblico locale, l’Agenzia per la Mobilità in Campania e le associazioni di utenti e consumatori per ripristinare, rifinanziare e ampliare il sistema Unico Campania e puntare nuovamente sull’integrazione tariffaria e dei servizi”, conclude Marciano.