CASTELLAMMARE DI STABIA – Via i treni delle Fs da Castellammare di Stabia, la prospettiva per i cittadini è quella di ‘pedalare’. Il sindaco Luigi Bobbio ha dichiarato guerra alla tratta ferroviaria che collega la città alla stazione di Torre Annunziata.
L’ annuncio è contenuto in un comunicato. Castellammare di Stabia sarebbe privata di un collegamento ferroviario storico. La tratta, infatti, fu inaugurata dai Borbone il 3 ottobre 1839 e rientrava, come ricorda anche il sito delle Ferrovie dello Stato nella “prima ferrovia italiana”. Nata sulla linea Napoli-Nocera-Castellammare di Stabia, la tratta Stabia-Torre Annunziata rappresenta un pezzo di storia del Mezzogiorno ed è inserito tra i primati del Regno delle Due Sicilie. Ma – annuncia il sindaco Bobbio – dovrebbe scomparire. “Malgrado ogni legittima posizione contraria o comunque diversa, da sindaco, che fa l’interesse della città e dei cittadini complessivamente intesi, sono e resto convinto che un interesse primario di Castellammare E’ quello relativo alla soppressione della linea delle Fs Torre Annunziata-Castellammare di Stabia”, afferma Bobbio. All’origine della decisione c’é – precisa il sindaco – “il numero degli utenti, da sempre bassissimo”. Pertanto, “non può essere un qualche eventuale modestissimo incremento, dovuto ai problemi della Circumvesuviana, a far cambiare una valutazione che è e deve essere di scenario complessivo. Su questa mia posizione sono certamente d’accordo l’assessore regionale Vetrella, Trenitalia e Rete ferroviaria italiana che, anche su mia pressante insistenza, hanno già inserito la soppressione e successivamente la dismissione della tratta ferroviaria in questione nell’accordo complessivo che si sta per stipulare tra Regione Campania e l’azienda nazionale per il trasporto ferroviario”. La città, quindi dovrebbe rassegnarsi a perdere una infrastruttura che viene poco utilizzata. Già da tempo è stata abolita la tratta Castellammare-Gragnano. Al suo posto – annuncia ancora il sindaco Bobbio – sarà dato avvio al progetto “finanziato con fondi europei, per la trasformazione della stessa in una modernissima, energeticamente autosufficiente ed ecologica pista ciclabile”.