“Sarebbe stato scandaloso che il consiglio regionale si fosse svolto come se se nulla fosse dopo la vicenda gravissima che vede coinvolto governatore De Luca. La nostra protesta non solo è legittima ma doverosa”. Non indietreggia di un millimetro Valeria Ciarambino. Ai nostri microfoni il capogruppo del Movimento 5 Stelle nel parlamentino campano spiega le motivazione alla base della durissima contestazione durante lo svolgimento dei lavori dell’ultima seduta. E rigetta con forza le accuse rivolte ai consiglieri grillini di aver aggredito il presidente del consiglio Rosetta D’Amelio, colta da malore e accompagnata in ospedale. “Ma quale aggressione!”, tuona la Ciarambino. Che aggiunge: “Non siamo per la non violenza, abbiamo semplicemente abbassato il microfono del banco della presidenza, niente altro. Noi abbiamo posto una questione seria che riguarda le bugie di De Luca nell’inchiesta in cui è coinvolto con il suo braccio destro. Era doveroso da parte nostra presentare una mozione di sfiducia contro il governatore. E l’occupazione dell’aula era finalizzata a non distogliere l’attenzione su un caso così grave che getta un’ombra su l’intera istituzione regionale. Noi avevamo chiesto di non fa arrivare in consiglio una provvedimento importante come la legge sull’acqua prima di un confronto in aula sulla vicenda De Luca, la maggioranza invece si è approvata la legge e non ha voluto affrontare il caso che riguarda il governatore”.
Mario De Michele












