«Le indicazioni giunte dall’audizione di stamane sono sicuramente positive, speriamo sia davvero la volta buona per restituire Villa Ferretti alla città di Bacoli e superare lo scandalo che, a17 anni dalla confisca, ancora rappresenta la chiusura di quel gioiello architettonico sottratto alla camorra» lo afferma il Presidente della Commissione Regionale Beni Confiscati Antonio Amato a conclusione dell’audizione di questa mattina cui,
con il consigliere regionale Anita Sala e il delegato del presidente Caldoro Franco Malvano, hanno preso parte il sindaco di Bacoli Ermanno Schiano, i consiglieri comunali Carlo Giampaolo, Francesco Macillo, Ciro Mancino e Josi Gerardo Della Ragione, i segretari cittadini di PD e di SEL Michele Amirante e Anna Illiano, il coordinatore della Fondazione POLIS Paolo Miggiano, i responsabili tecnici del comune Luigi della Ragione e Cristina di Colandrea «Dal sindaco e dai tecnici del comune di Bacoli abbiamo appreso che finalmente sono ripresi i lavori interni alla villa, utilizzando specifici materiali che consentiranno di superare, speriamo una volta e per sempre, le difficoltà intercorse dopo i restauri già effettuati ma evidentemente inefficaci» afferma Amato «Entro maggio ci hanno assicurato che verrà ultimata questa prima tranche di opere, poi bisognerà verificare le questioni legali con la ditta appaltatrice per procedere anche all’esterno. Nel frattempo, però, si verificheranno le possibilità di utilizzare già la struttura, così come potrebbero essere usufruibili entro l’estate i 17 mila mq di area verde pertinente, per i quali sarebbero necessari pochi altri interventi, al momento fermi perché la ditta che li sta realizzando attende un secondo acconto. Per questo» prosegue il presidente della commissione «è positivo l’impegno assunto da Malvano per conto di Caldoro di sbloccare il milione e mezzo di euro che la regione aveva destinato a tale opera nel 2011 senza però mai erogarli. Entro l’estate dovrebbe quindi essere disponibile anche il parco. Bisogna allora chiarire immediatamente modalità e fini di gestione e affidamento sia della Villa che del parco. Per la Villa esiste un protocollo con un consorzio universitario, ma va definito piuttosto un piano complessivo capace di valorizzare l’insieme del luogo, coinvolgendo direttamente anche cittadini e associazioni. Per questo abbiamo aggiornato il tavolo di lavoro a trenta giorni, direttamente a Bacoli. Verificheremo il cronoprogramma proposto, e definiremo anche una questione di fondamentale importanza che coinvolge anche le sovrintendeze: la difesa della villa dal grecale e dallo scirocco che giungono dal mare e corrdono banchina e struttura architettonica. Oggi il relitto navale che offende il paesaggio davanti Villa Ferretti paradossalmente ancora la protegge» conclude Amato «ma si deve agire da un lato per rimuovere quell’obbrobrio, dall’altro per prevedere nuove forme di protezione. Il mio impegno è quello di vedere, entro la fine del mandato di questa commissione, quella Villa, per la quale pure sono già stati investiti più di 3 milioni di euro, restituita alla comunità e, contemporaneamente, lavorare con tutte le istituzioni preposte perché siano individuati i responsabili degli sprechi e dei ritardi che fino ad oggi si sono susseguiti»