“Oggi è alle donne e al loro diritto alla salute anche in regime di detenzione che bisogna portare il nostro supporto. Le donne, fortunatamente solo il 4% della popolazione carceraria nazionale, restano purtroppo l’anello debole anche nella condizione di recluse, esse sono discriminate e penalizzate per la mancanza di spazi. Plaudo alla concezione sempre più umana con cui è gestita l’unica casa circondariale femminile, quella di Pozzuoli, una delle cinque del nostro Paese, e penso che un carcere che sia lo specchio di una società davvero civile sia ancora possibile”. Così il consigliere regionale Antonella Ciaramella (Pd), vicepresidente della IV commissione speciale regionale, in un convegno svoltosi nel carcere femminile di Pozzuoli in occasione della “Giornata nazionale della salute della Donna”. “Condivido la richiesta di poter dotare l’infermeria di 4-6 posti letto per la media degenza, soprattutto psichiatrica, una soluzione che risolverebbe in modo esaustivo le richieste di assistenza in ambito di utenza regionale ed anche extra regionale. Confermo il mio impegno per la redazione di una proposta di legge regionale sui servizi continui di supporto psicologico e psichiatrico che sono ancora troppo carenti, ricordando che le carcerate sono aggravate dalla privazione affettiva della cura dei figli e dunque maggiorando sicuramente la loro pena. Ciò che a noi dal di fuori sembra una visione del carcere più umano, può essere realizzabile con un serio impegno efficiente”, ha concluso.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui