Visita al padiglione Napoli del carcere di Poggioreale del consigliere regionale del Psi Corrado Gabriele che è stato a colloquio con il direttore del penitenziario Antonio Fullone e con diversi detenuti. Con l’occasione Gabriele ha fatto il punto sulle presenze nell’istituto di detenzione: ”Sono ad oggi 1921 i detenuti del carcere di Poggioreale, di cui ben 629 sono in attesa del primo grado di giudizio e 388 del secondo grado in appello; 1674 hanno la cittadinanza italiana e 247 sono gli stranieri, le comunità più numerose sono quelle del Nord Africa con quasi 100 detenuti provenienti da Marocco, Algeria e Tunisia”. ”Sono stati fatti molti passi in avanti – sottolinea Gabriele – come il mantenimento del rapporto detenuto superficie delle celle costantemente superiore ai 3 metri quadrati, le ore di aria che sono aumentate sensibilmente per alcuni reparti e che in prospettiva aumenteranno ancora con la previsione per i detenuti del padiglione di prima detenzione denominato ‘Firenze’ che da dicembre prevederà un periodo fuori delle celle tendente alle dieci ore giornaliere, o la sperimentazione dell’apertura dei colloqui anche di sabato, una novità assoluta per Poggioreale che consentirà ai familiari dei detenuti per la prima volta dal mese di dicembre di avere accesso ai colloqui per due sabato al mese”. ”Le sale dei colloqui – ha proseguito Gabriele – sono state completamente ristrutturate e rese più umane, ma molti altri problemi sono all’ordine del giorno a Poggioreale come ad esempio quello dei tempi di attesa per visite e esami specialistici e piccoli interventi chirurgici che scontano la difficoltà di liste lunghissime negli ospedali cittadini”. Al padiglione Napoli, dove il consigliere Gabriele accompagnato dalle volontarie dell’associazione Nomos, le avvocatesse Argia Di Donato e Emanuela Monaco, ha visitato molte celle questa mattina, l’acqua delle docce è disponibile solo per un’ ora al giorno a giorni alterni a causa della incapacità degli impianti e nelle celle dove ci a volte ci sono anche otto detenuti il tempo per lavarsi è di pochi minuti a giorni alterni. I detenuti che hanno parlato con Gabriele alla presenza del direttore Fullone hanno chiesto di potersi dedicare per più tempo ad attività di formazione e scolarizzazione per poter acquisire competenze ed essere reinseriti al lavoro una volta scontata la pena.