“Oggi si può scrivere un’altra pagina storica dal punto di vista della politica e del diritto”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervenuto in Consiglio comunale sulla delibera di variazione di bilancio che consente il passaggio di alcuni lavoratori di Napoli Sociale in Napoli Servizi e il trasferimento di materie in campo sociale. “Se avessimo ascoltato l’autorevole politica nazionale a cui guardiamo con grande afflato – ha affermato il sindaco – oggi avremmo dovuto dire che il servizio di accompagnamento degli studenti disabili è un servizio non indispensabile e questo – ha aggiunto – secondo questa amministrazione significava stracciare la Costituzione e assumere un atteggiamento deplorevole”. La delibera, precedentemente illustrata dagli assessori Palma e Gaeta, rispettivamente al Bilancio e al Welfare, sancisce “l’esistenza – ha sottolineato l’ex pm – di una gerarchia delle fonti e l’affermazione che i diritti vengono prima, soprattutto quelli dei più deboli”. “Questa amministrazione – ha aggiunto de Magistris – prova a utilizzare il diritto in modo coraggioso così come anni fa facemmo con la delibera per assumere le maestre. Noi crediamo – ha proseguito il sindaco – che il diritto debba essere anche rivoluzionario, che in primo luogo dobbiamo rispondere al fabbisogno reale di servizi sociali in questa città”. Il sindaco ha inoltre lamentato l’assenza di 12 milioni di euro per le politiche sociali che il Comune attende dalla Regione Campania che – ha detto – “sarebbero un bel bicchiere d’acqua”. Da de Magistris un invito alle opposizioni a votare la delibera perché – ha aggiunto – “mi chiedo come si possa votare no. Questa è stata – ha evidenziato – una partita lunga, difficile, non scontata e vogliamo che il comparto del sociale abbia, all’interno della Napoli Servizi, una sua autonomia statutaria, una sua specificità e vigileremo – ha concluso – perché non ci sia alcun contraccolpo sui lavoratori”. Applausi da un gruppo di lavoratori presenti in aula quando de Magistris, rivolgendosi ai rappresentanti del Pd, ha detto “i vostri Governi hanno fatto macelleria sociale”.

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