NAPOLI – La Commissione Sport e Politiche giovanili, presieduta da Gennaro Esposito, si è riunita questa mattina per discutere di “Zoo Edenlandia: programmi di sviluppo per le politiche giovanili”. Impossibilitata a partecipare l’assessora alle politiche giovanili Alessandra Clemente, la discussione introdotta dal presidente Esposito si è incentrata sul contratto stipulato tra l’ente Mostra d’Oltremare – per la Mostra d’Oltremare era presente il direttore generale Maurizio Castellucci -, proprietaria dell’area, e il soggetto privato che dallo scorso ottobre gestisce lo Zoo.

Desta perplessità e dubbi, ha detto in apertura il presidente Esposito, lo strumento individuato, il contratto d’affitto per la durata di 30 anni, con diritto di prelazione riconosciuto al contraente, strumento che non garantisce il pieno controllo pubblico sull’area, sulla quale insistono oltre allo Zoo, anche Edenlandia e l’ex Cinodromo. La natura pubblica dell’ente Mostra e l’interesse strategico dell’amministrazione a fare di quell’area un punto di sviluppo per le politiche giovanili, avrebbero reso preferibile una assegnazione attraverso procedure di evidenza pubblica e/o lo strumento della concessione, piuttosto che l’individuazione a cura del giudice fallimentare di un soggetto privato.

 

I consiglieri intervenuti hanno sottolineato l’opportunità di riaggiornare la riunione con la presenza degli altri soci del Consiglio di Amministrazione della Mostra (Regione, Provincia e Camera di Commercio) e gli assessori competenti, ravvisando la necessità di assumere posizione sulle soluzioni trovate alla luce di informazioni più dettagliate e complete (Varriale); la preoccupazione che sfuggano al controllo pubblico gli atti delle società partecipate ravvisando, in questo caso, un grave difetto di trasparenza nelle procedure adottate (Molisso); la necessità di acquisire maggiori informazioni sull’intera vicenda anche per valutare, come in casi simili, nel rapporto pubblico privato quale sia il vantaggio della parte pubblica (Troncone); la opportunità di trovare le forme per una maggiore collaborazione tra Consiglio e Ente Mostra, anche sul programma delle attività previste (Castiello).

Il direttore generale della Mostra, Castellucci, ha spiegato, senza entrare nel merito strettamente tecnico legale della vicenda, che attualmente lo Zoo ha riaperto i battenti, che il soggetto privato, individuato dal giudice fallimentare, si è impegnato, con la sottoscrizione del contratto, all’assorbimento dei 15 dipendenti dello Zoo, alla gestione degli animali (la cui situazione era diventata disastrosa), all’esecuzione, secondo un cronoprogramma allegato al contratto, di lavori di riqualificazione e ristrutturazione per un importo di 6 milioni di euro. Il direttore Castellucci ha infine comunicato, a proposito di Edenlandia, il recente riconoscimento da parte del Comune, della legittimità di gran parte delle opere che invece, prima dell’estate, erano state oggetto di una intimazione di abbattimento per abusivismo (atto che era stato oggetto anche di un ricorso al Tar). Per l’intera area di Zoo-Edenlandia, ha assicurato la volontà, da parte della Mostra d’Oltremare, di salvaguardare la storica destinazione, di parco faunistico per il primo, di parco di divertimenti per la seconda.

Il presidente Esposito ha annunciato un ulteriore approfondimento della commissione sulla vicenda, alla luce di una più approfondita lettura dei documenti.

 

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