NAPOLI – Le commissioni Ambiente, Politiche giovanili e Scuola, presiedute rispettivamente da Marco Russo, Gennaro Esposito e Salvatore Pace, si sono riunite oggi in seduta congiunta per discutere delle possibili prospettive di recupero e sviluppo dello Zoo, dell’Edenlandia e dell’area dell’ex Cinodromo.
Il presidente Russo ha spiegato che l’incontro di oggi, primo di una serie, ha lo scopo di raccogliere una serie di proposte destinate alla tutela dei lavoratori e alla salvaguardia degli animali ancora presenti nello zoo. Il presidente Esposito ha sottolineato l’esigenza che per affrontare il tema del futuro di quella che ha definito una zona “vitale per il futuro della città” occorre prima chiarire i rapporti tra l’ente Mostra d’Oltremare, proprietaria dei suoli su cui sorge il complesso Edenlandia, cinodromo, giardino zoologico, e la curatela del fallimento della società Parks & Leisure Srl che la gestiva, in vista dell’obiettivo di garantire la tutela dell’interesse pubblico ed evitare speculazioni su aree di proprietà di soggetti pubblici. Il presidente Pace, che ha ricordato la tradizionale vocazione educativa svolta dalle due strutture, da sempre punto di riferimento di famiglie e scuole, ha invocato soluzioni per la riqualificazione dell’area nell’interesse dei minori e dei lavoratori, eliminando i vincoli che possono essere cancellati e governando quelli che vanno mantenuti, ma in modo da non ostacolare le manifestazioni d’interesse dell’imprenditoria sana.
Il direttore generale della Mostra Maurizio Castellucci e il legale dell’ente Nicola Trunfio hanno ricostruito i rapporti tra la società e la curatela fallimentare, sottolineandone gli interessi contrapposti perseguiti e lo sforzo di trovare una soluzione che contemperasse entrambi, intento contenuto nel contratto di locazione per l’affitto dei suoli. Allo stato, dopo la rinuncia dell’unico soggetto imprenditoriale che aveva manifestato interesse all’acquisto della struttura, la Mostra non è in grado di sostenere la spesa necessaria per il rilancio delle aree, che si aggira intorno ai 20 milioni di euro. Il tutto senza tralasciare il delicato capitolo dei vincoli posti dalla Soprintendenza su una serie di strutture che sorgono all’interno della grande area, come le gabbie dello zoo, e la questione degli eventuali abusi esistenti e da eliminare.
Sui diversi aspetti della vicenda sono intervenuti i consiglieri Attanasio (che ha ricordato il lungo lavoro svolto dalla commissione Ambiente e la proposta di separare la questione Edenlandia da quella dello zoo con la sua possibile trasformazione in parco didattico. Per questo va avviato un dialogo costruttivo con la Soprintendenza a proposito dei vincoli, coinvolgendo in modo attivo il Consiglio comunale) e Fellico (che ha auspicato una rapida soluzione della vicenda per salvaguardare gli interessi dei lavoratori, degli animali e il futuro delle strutture).
A nome della Segreteria del Sindaco è intervenuto Alessio Postiglione che ha informato delle richieste pervenute dall’Ente Protezione Animali e dalla Lega Antivivisezione per la gestione diretta degli animali e per il passaggio dell’area da zoo a bioparco.