Abbiamo appreso da alcuni organi di informazione una gran bella notizia per Orta di Atella. I consiglieri della “nuova” maggioranza Raffaele Lampano, Gennaro Colella e Tiziana Dirasco hanno ufficializzato la nascita del gruppo politico “RinnoviAMO Orta”. Se non ricordiamo male l’annuncio di un nuovo gruppo fu fatto già durante l’assise del 27 gennaio, quella che resterà negli annali amministrativi dell’approvazione degli strumenti contabili redatti con l’apporto fondamentale della ditta GE.FIN.PA., di proprietà di Svitlana Vasechko, cittadina ucraina, residente a Falciano del Massico, stessa città di tremila abitanti del consulente della società Salvatore Sciaudone e della funzionaria del settore economico-finanziario Valeria Vellone. Un trio di cui abbiamo ampiamente discettato.

Gennaro Colella

Oggi ci soffermiamo sulla mirabolante piattaforma programmatica di “RinnoviAMO Orta”, illustrata a mezzo stampa da Lampano, Colella e Dirasco. “Con grande entusiasmo, presentiamo questa iniziativa che si propone di essere un faro di rinnovamento, trasparenza e impegno concreto per il futuro della nostra comunità”. I tre esponenti del civico consesso enucleano punto per punto le importanti finalità del neo gruppo. Il primo è la trasparenza: “Il nostro obiettivo è rendere la politica locale non solo comprensibile, ma anche accessibile a tutti i cittadini. Crediamo che ogni membro della comunità debba avere la possibilità di comprendere le dinamiche e le decisioni che influiscono sulla propria vita quotidiana”.

Uno scopo nobile. Ma per essere trasparenti fino in fondo bisogna dire ai cittadini tutta la verità. Ad esempio, va detto che Lampano e Colella lavorano nella ditta edile del presidente del consiglio Giuseppe Massaro. Sono stati assunti prima o dopo l’assise del 27 gennaio? Per carità, non c’è nulla di male. Non si affrettino a negare, mentirebbero sapendo di mentire. Come già detto, il lavoro fa onore ai due consiglieri. Però, se si cavalca la tigre della trasparenza, è basilare informare i cittadini su tutto. Devono sapere come stanno veramente le cose. Quindi è giusto che si sappia che anche la sorella di Colella è impiegata presso l’imprenditore-presidente del consiglio Massaro. Per essere precisi nello studio di via Petrarca. Ripetiamo, il lavoro non è mai vergogna. L’autonomia è un’altra cosa e la trasparenza, quando viene brandita come vessillo, va praticata sempre è comunque. Così come va fatta chiarezza, una volta e per tutte, sui fondi del progetto del 2023 per l’inclusione sociale costato oltre 40mila euro. Tra i beneficiari ci sono anche persone legate sentimentalmente e non a qualche consigliere comunale? Su questo Lampano potrebbe fare massima luce. Chiese l’accesso agli atti. In ossequio alla tanto decantata trasparenza dovrebbe rendere pubblici quegli atti, altrimenti le parole fanno a pugni e a calci con la verità.

Passiamo al secondo punto di “RinnoviAMO Orta”, la concretezza. “Non ci limiteremo – assicurano i tre componenti del gruppo – a dichiarazioni o progetti sulla carta. La nostra missione è tradurre le parole in azioni concrete, affrontando le sfide quotidiane con soluzioni pratiche e misurabili”. Tutto ineccepibile. Ma Lampano, Colella e Dirasco dimenticano un aspetto non proprio secondario, ovvero che amministrano la città da ben 20 mesi. Finora la loro “missione” qual è stata? Quali “soluzioni pratiche e misurabili” hanno proposto per risolvere i problemi della popolazione? Ai cittadini la risposta. Crediamo che resteranno senza parole.

Il terzo punto programmatico è la collaborazione. “Ci proponiamo di andare oltre le appartenenze politiche, unendo le forze per portare avanti progetti utili per la comunità. La nostra priorità è lavorare insieme, superando divisioni personali o ideologiche che spesso ostacolano il progresso”. Quindi in questi 20 mesi lo stallo amministrativo è dipeso dalle “divisioni ideologiche”? E quali? Ci siamo perso qualcosa. “Siamo orgogliosi – aggiungono Lampano, Colella e Dirasco – di appoggiare con convinzione la maggioranza guidata dal sindaco Antonio Santillo, riconoscendo il valore del suo operato e l’importanza di un’azione coordinata per il bene del nostro paese”.

In questo caso ci siamo perso tutto. Non solo noi. Anche la collettività. Infatti nessuno ortese ha percepito, nemmeno lontanamente, “l’azione coordinata per il bene del paese” messa in campo da Santillo e company. Se qualche cittadino, munito di James Webb Space Telescope, il più grande telescopio mai costruito, ha intravisto “l’azione coordinata” del sindaco e della giunta ci faccia sapere. Saremo ben lieti di riportarne gli esiti.

Tiziana Dirasco

L’ultimo punto della piattaforma politico-programmatica di Lampano, Colella e Dirasco è quello più impegnativo. “Siamo consapevoli – osservano i promotori di “RinnoviAMO Orta” – che ci sono molte sfide da affrontare: dalla gestione sostenibile del territorio al sostegno alle famiglie, dal rilancio delle attività locali alla creazione di spazi di dialogo e partecipazione attiva per tutti i cittadini. Come consiglieri, ci sentiamo in dovere di garantire un appoggio concreto da parte dell’amministrazione comunale, affinché il nostro paese possa prosperare e crescere. Con determinazione e spirito di servizio, siamo pronti ad affrontare queste sfide insieme e a lavorare per il bene della nostra comunità”.

A sentire queste solenni promesse sembra che Lampano, Colella e Dirasco siano subentrati poche ore fa ad altri tre consiglieri comunali. Dopo ben 20 mesi di mandato soltanto ora sono “pronti ad affrontare queste sfide insieme e a lavorare per il bene della comunità”. E fino ad oggi dov’erano? Ah, certo. Erano talmente presi da continue piroette consiliari che neppure loro stessi sanno più dove si trovano. Altro giro, altra corsa. La giostra continua. Vedremo per quanto.

Mario De Michele

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