Antonino Santillo fa il furbacchione e batte sul tempo l’opposizione sul caro ticket della mensa scolastica delle materne. Il costo dei pasti è salito da 2.81 euro a 4.06 euro. Addirittura un euro e 25 centesimi in più. Da qui l’iniziativa della minoranza. Nella giornata di ieri alcuni di loro si sono recati al comune per protocollare un’interrogazione con annessa proposta di riduzione del ticket, schizzato in alto dopo la nuova gara per l’affidamento del servizio. Per problemi tecnici, almeno così è stato detto, non è stato possibile depositare la richiesta. Ed ecco il guizzo del sindaco. Nel giro di pochi minuti ha postato sul Fb per rassicurare i genitori. “Oggi possiamo annunciare un passo in avanti: grazie al lavoro dell’assessora al bilancio, dott.ssa Elvira Caccavale, stiamo individuando le risorse necessarie per applicare questa riduzione già a partire dagli ultimi mesi dell’anno scolastico in corso, subito dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2025-2027, prevista per il 15 aprile. È importante ricordare – si legge nel post – che l’aumento del ticket è stato determinato dall’aggiudicazione della nuova gara di appalto, necessaria per garantire qualità e continuità al servizio. I costi applicati in precedenza si riferivano a una gara indetta nel 2022, in un contesto economico profondamente diverso, con un’inflazione e un costo della vita decisamente più bassi rispetto a quelli attuali. Sappiamo bene quanto l’aumento dei costi in generale abbia pesato sui bilanci familiari e sui servizi comunali. Proprio per questo, stiamo facendo tutto il possibile per alleggerire quanto prima il peso di questo servizio sulle famiglie”.
Ma cosa contiene l’interrogazione e la proposta dei consiglieri Nicola Margarita, Antonio Sorvillo, Mena Capasso, Giovanna Migliore e Imma Liguori, che hanno chiesto l’inserimento dell’argomento all’ordine del giorno della prossima assise? Ecco il documento integrale. “Chiarire le motivazioni che hanno determinato l’aumento significativo del prezzo del servizio di refezione per gli alunni delle scuole dell’infanzia rispetto al triennio precedente, nonché l’incremento del costo del Ticket. Certi che la problematica possa trovare una soluzione adeguata, i sottoscritti propongono una rimodulazione della quota di compartecipazione al servizio di refezione scolastica, con l’obiettivo di ridurre l’onere economico per le famiglie, che già affrontano una grave situazione di crisi economica. La proposta generale include: alleggerimento della quota di partecipazione, rivedere la quota a carico delle famiglie, con particolare attenzione alle famiglie numerose e in difficoltà economiche, per ridurre l’impatto sulle finanze familiari. Aumento del numero di pasti giornalieri per gli alunni meno abbienti. Potenziare il numero di pasti giornalieri per gli studenti provenienti da famiglie in difficoltà economica. Introduzione di scontistica per famiglie con più figli. Applicare uno sconto sul costo del Ticket in base alla fascia di reddito per le famiglie con due o più figli che usufruiscono del servizio di refezione scolastica. Mantenimento della vecchia tariffa fino al termine dell’anno scolastico. Applicare la vecchia tariffa fino alla fine dell’anno scolastico in corso, evitando ulteriori disagi organizzativi ed economici per le famiglie che si trovano già ad affrontare l’avanzato periodo dell’anno scolastico. Riteniamo – concludono i membri della minoranza – che l’incremento significativo e improvviso dei costi del servizio rappresenti un aggravio economico per molte famiglie, soprattutto considerando che tale modifica non è stata preceduta da un adeguato preavviso, creando così ulteriori difficoltà in un periodo già delicato”.
In buona sostanza, Santillo ha fatto proprie le richieste di Margarita, Sorvillo, Capasso, Migliore e Liguori. E con un magheggio social ha anticipato l’opposizione. La furbata è intelligente, va detto. Non sappiamo se è merito di Gianfranco Piccirillo, cugino della fascia tricolore. Sta di fatto che gli esponenti della minoranza si sono fatti beffare come pivellini. Ma resta il problema. Il sindaco ha assunto un impegno solenne: “Stiamo facendo tutto il possibile per alleggerire quanto prima il peso di questo servizio sulle famiglie”. E ora deve mantenerlo. Una cosa è fare il furbacchione, altra cosa è mentire. I cittadini chiedono risposte concrete. Sono stufi dei soliti proclami social.
Mario De Michele
IL POST DI ANTONINO SANTILLO
