Forse l’antenna per la telefonia mobile, issata in poche ore a due passi dall’istituto, è stata installata per riscaldare i bambini dell’asilo comunale Don Milani con le onde elettromagnetiche (nelle foto in basso). Da oltre una settimana infatti le aule sono al freddo e al gelo per un guasto ai termosifoni. Almeno così è stato detto ai genitori, costretti ogni mattina a imbacuccare i figli come se stessero partendo per la Siberia. In verità, dando un’occhiata alle strade invase dai rifiuti e con erba alta dappertutto, Orta di Atella sembra peggio della steppa (clicca qui). Una landa desolata, abbandonata da dio e soprattutto dagli amministratori locali.
Per le pessime condizioni del Don Milani c’è una doppia responsabilità: il sistema di riscaldamento out è un problema che deve risolvere l’assessore alla Pubblica istruzione Florentina Lamberti, si spera che faccia in fretta; il ripetitore telefonico è un danno prodotto dalla scarsa capacità di programmazione dell’assessore all’Ambiente Pasquale Pellino. Che, così si dice, è a caccia della delega di vicesindaco nella faida infinita contro Orta al Centro. Considerato il pornografico degrado urbano, mai registrato prima nella storia della città, e l’installazione dell’antenna con “vista asilo”, senza parlare di come sono stati assegnati i fondi alle associazioni per le iniziative natalizie dell’anno scorso (indagheremo meglio), Pellino sicuramente si è guadagnato sul campo la carica di vicesindaco. Nell’amministrazione guidata da Antonino Santillo si fa a gara a chi è peggio. Per ora Pellino è in vantaggio per netto distacco. Nel frattempo sarebbe cosa buona e giusta, si chiama trasparenza, che l’assessore all’Ambiente spieghi ai cittadini come e perché a circa 100 metri dal Don Milani è sorto un “obelisco minaccioso” che mette a repentaglio la salute dei bambini. Altrimenti, invece che la delega di vicesindaco, dovrebbe avere quella di assessore alla Distruzione dell’Ambiente. Sarebbe davvero meritata.
Mario De Michele