“Esortiamo il sindaco a partire, sin da subito, con un’amministrazione esclusivamente tecnica, superando almeno temporaneamente qualsiasi tipo di accordo politico”. Ha il sapore di un ultimatum quello lanciato dai Democratici e Riformisti al primo cittadino Vincenzo Gaudino, alle prese con la composizione della nuova giunta di Orta di Atella. Il gruppo rappresentato dai tre moschettieri Gianfranco Piccirillo, Espedito Ziello e Mario Vozza è intervenuto a gamba tesa durante le consultazioni avviate dal sindaco per trovare un accordo sull’esecutivo. “Siamo gli unici – hanno affermato i rappresentanti dello schieramento – a non aver chiesto “garanzie” preelettorali di alcun genere”. Un modo indiretto ma chiaro per bocciare l’ingresso in giunta di Vincenzo Tosti di Città Visibile, vicesindaco in pectore già in campagna elettorale. Non solo. I Democratici e Riformisti fanno anche sfoggio, screditando gli alleati, di “senso della responsabilità”. “Dobbiamo dare al sindaco – dicono – la possibilità di operare nella massima tranquillità”. Come se le altre componenti della coalizione, Città Visibile e Orta in Movimento, fossero da intralcio per il primo cittadino e avessero come unico obiettivo quello di occupare poltrone. È la fine prematura dell’idillio in maggioranza o solo tatticismo? Presto per dirlo.
Fatto sta che i Democratici e Riformisti, forti di 5 consiglieri comunali, non temono il braccio di ferro con Città Visibile e Orta in Movimento. E non lo mandano a dire. Usano l’arma della demagogia per mettere in un angolo gli alleati. Come reagiranno Città Visibile e Orta in Movimento? Il Collettivo giustamente ambisce al vicesindaco (Tosti) e a un altro posto in giunta in base agli accordi preelettorali e sulla scorta dell’ottimo risultato uscito dalle urne (tre consiglieri). Altrettanto legittimamente Orta in Movimento vuole piazzare Antonio Carbisiero sulla poltrona di presidente del consiglio. La proposta dei Dem e Riformisti di una giunta tecnica mira a creare scompiglio, oltre ad essere molto discutibile anche nel merito. Le ultime due amministrazioni, quella targata Mozzillo e quella griffata Villano, si basavano proprio su esecutivi tecnici. Tutti sanno che fine hanno fatto. Un’ultima annotazione. Piccirillo, Ziello e Vozza si lamentano perché sarebbe “ripresa la stagione dei veleni con esposti anonimi”. Negli ultimi 20 anni sono stati presentati più esposti anonimi ad Orta di Atella che in tutt’Italia. Dov’erano i Democratici e Riformisti?
Mario De Michele