Finisce sulla scrivania del prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo la richiesta di convocazione dell’assise formulata ma non ancora soddisfatta dai consiglieri comunali Antonio Sorvillo, Nicola Margarita e Antonio Chianese. Già prima del civico consesso che si è svolto il 14 aprile scorso il trio aveva chiesto al presidente del consiglio Giuseppe Massaro l’integrazione dell’ordine del giorno per discutere della situazione politico-amministrativa, della verifica periodica dell’attuazione delle linee programmatiche di sindaco e assessori e della relazione annuale della giunta al consiglio sulla propria attività. In caso di mancata integrazione i tre consiglieri chiesero la convocazione del primo consiglio utile per inserire all’odg i punti indicati nella loro richiesta. Massaro snobbò Sorvillo, Margarita e Chianese e gli argomenti non approdarono in assise. I tre membri del consiglio tornarono alla carica nella conferenza dei capigruppo del 3 maggio. In quell’occasione Massaro accolse la loro richiesta e convocò il civico consesso per il 14 maggio con i punti indicati da Sorvillo, Margarita e Chianese. Ma il timoniere dell’assise fu gelato dal sindaco Antonino Santillo che, tramite una nota protocollata tre giorni dopo, chiese a Massaro di fare un passo indietro perché la data del consiglio non era stata concordata con lui. Massaro fu costretto dal primo cittadino a rimangiarsi tutto e non convocò la seduta consiliare. Alla data del 14 maggio la richiesta di Sorvillo, Margarita e Chianese è rimasta ancora inevasa. Da qui la missiva al prefetto Cataldo. All’Ufficio territoriale del Governo è stato comunicato, dopo una lunga premessa, quanto segue: “Considerato che, ormai, sono trascorsi più di 30 giorni dalla data di richiesta di convocazione del consiglio Comunale a fronte dei 20 giorni previsti dalla norma di rifermento; chiediamo in considerazione di quanto sopra esposto il Suo autorevole e inevitabile intervento, per vedere la nostra richiesta pienamente soddisfatta nel rispetto della norma citata e dei regolamenti di riferimento, ripristinando così la democratica partecipazione, l’attività di controllo e quella di indirizzo delle rappresentanze consiliari”. Sul piano formale è in atto una guerra sui più fronti. Da un lato Sorvillo, Margarita e Chianese, dall’altro Santillo, in mezzo Massaro. Quest’ultimo, che dovrebbe essere super partes, sembra invece essersi piegato al sindaco. Non si spiega altrimenti perché non convoca l’assise nei tempi previsti dalla normativa. La richiesta dei tre consiglieri comunali si intreccia con l’aspetto politico. Già in prima istanza Sorvillo, Margarita e Chianese chiesero una verifica alla luce del nuovo assetto consiliare. L’obiettivo è entrare in giunta? Non è detto. Ma non è nemmeno escluso. E proprio per questo Santillo, che non ha ancora intenzione di mettere mano a un pericoloso rimpasto nell’esecutivo, la tira per le lunghe. Vorrebbe trovare prima un equilibrio politico in maggioranza. Molto dipenderà da Ferdinando D’Ambrosio, riferimento del trio, e dalla tenuta dell’asse Orta al Centro-Coraggio contrari al rimpasto perché potrebbe determinare un effetto domino dagli esiti imprevedibili. Come finirà la telenovela della mancata convocazione dell’assise? La Prefettura potrebbe intimare a Massaro di indire il consiglio. Dunque il civico consesso si terrà. Molto più difficile preconizzare come si concluderà la partita sul rimpasto di giunta. Sul terreno politico tutto è possibile. E le sorprese sono dietro l’angolo.

Mario De Michele  

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