In vista del bilancio di previsione, che come preannunciato approderà in assise il 15 aprile, la “nuova” maggioranza ha messo sulla graticola tanta di quella carne a fuoco da far invidia alla più grande e affollata braceria del mondo. Stufi di parlare solo di fumo alcuni consiglieri comunali hanno chiesto ad Antonino Santillo di passare all’arrosto. È sterminato l’elenco della spesa presentato al sindaco. Salatissimo il conto. Visibilmente provato dalle numerose proposte, in qualche caso davvero indecenti, il primo cittadino per poco non si è cinto il capo con la fascia tricolore. Da qui alla seduta consiliare il povero Santillo avrà bisogno di un centinaio di “scolle in fronte”. La fila delle richieste e dei richiedenti è chilometrica. Si va dalla gestione del campo sportivo e di tennis da trasformare in campi di calcetto perché più redditizi, alla pretesa del monopolio sui cambi di destinazione d’uso, passando per la variante al Puc per portare la percentuale di utilizzo dei terreni destinati alle serre dal 30% al 90%, fino alla speranza che dai rifiuti possano spuntare ditte gradite e posti di lavoro. Occhi puntati pure sul cimitero, non nell’interesse dei defunti ma di quelli vivi e vegeti.
Non tutti sono uguali, va detto e ripetuto, come abbiamo sempre rimarcato. Nella “nuova” maggioranza c’è una parte sana, ma incide poco o nulla. Ha preso chiaramente il sopravvento la fazione più spregiudicata sul piano politico-amministrativo, se così si può chiamare. Ed ecco spuntare un possibile nuovo responsabile a scavalco del settore Lavori Pubblici, oggi guidato da Vito Buonomo che si occupa anche dell’area Urbanistica. Potrebbe arrivare dal comune di Casaluce, ma è di Casapesenna. Nulla a che vedere con Marcello De Rosa. Si tratta dell’ingegnere Marco Diana che, fino al giorno prima della presentazione delle liste per le comunali che riconfermarono De Rosa sindaco, doveva candidarsi con lo schieramento opposto. Poi durante la notte cambiò idea. Forse ebbe un sogno premonitore, cioè che avrebbe sicuramente perso di brutto e a sorpresa al mattino si fece da parte. Non solo. L’ing. Marco Diana è lo zio dell’attuale consigliere comunale casapellese Costantino Diana, il più acerrimo oppositore del presidente facente funzione della Provincia di Caserta. Tra una missione e l’altra all’Onu su questioni ambientali, il buon Costantino, uomo di Giorgio Magliocca, un giorno sì e l’altro pure attacca l’ex sindaco di Casapesenna. A volte additandolo pure per il colore della cravatta. Suo zio, l’ing. Diana, dovrebbe presto sbarcare nell’Utc di Orta di Atella. Lo scorso 5 aprile, Santillo ha scritto al primo cittadino di Casaluce Francesco Luongo per ottenere il nullaosta allo scavalco per 6 mesi per 18-24 ore settimanali. Per errore la missiva è datata 5 maggio, ma la firma digitale attesta che è stata inviata il 5 aprile (foto in basso).
Come mai si è deciso di dimezzare Buonomo? L’assessore ai Lavori pubblici è Luigi Macchia, piazzato in giunta da Giuseppe Massaro. Non è da escludere quindi che dietro “l’operazione Marco Diana” ci siano il presidente dell’assise e il suo gruppo consiliare particolarmente attenti alle opere pubbliche. Per il “bene di Orta di Atella”, sia chiaro. Insomma, l’area Massaro potrebbe mettere le mani sull’area Lavori pubblici. Puntare su Diana assume, come detto, anche una valenza per così dire politica: Massaro e i suoi hanno preso nettamente le distanze da De Rosa. In termini giornalistici potremmo dire che lo hanno “punito” per la sua vicinanza ad Andrea Villano. Alla faccia degli apprendisti stregoni che si “vendono” ciò che non hanno o elaborano strategie arzigogolate più simili agli scarabocchi disegnati dai bambini delle materne.
E Santillo? Con la nascita della “nuova” maggioranza il sindaco ha stretto un patto di ferro, o di oro, metallo più prezioso, con Massaro. Quest’ultimo, con bravura e pragmatismo, è diventato l’ago della bilancia dell’amministrazione. Il primo cittadino pende dalle sue labbra, o meglio dal suo pollice, che oscilla tra il “su” e il giù”: pollice “su” si va avanti, pollice “giù” tutti a casa. Ma nessuno ha intenzione di fare le valigie. Quindi il bilancio passerà. E tutti saranno felici e contenti. Fino a quando Santillo non dovrà pagare il prezzo della lista della spesa. Per adesso le “scolle in fronte” attenueranno i suoi mal di testa. Ma poi dovrà mettere mano al portafogli amministrativo. Attenzione, però, a fare i conti senza l’oste. Non conviene svegliare il cane che dorme. Soprattutto se è un mastino.
Mario De Michele
LA LETTERA DI SANTILLO AL SINDACO LUONGO

LA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO SUL BILANCIO
