Fuoco di sbarramento. Mentre Antonino Santillo si è barricato dietro le dimissioni da sindaco, presentate a sorpresa otto giorni fa, le forze politiche e consiliari di maggioranza vanno al contrattacco. Orta al Centro e Coraggio hanno detto a chiare lettere che il primo cittadino ha sbagliato. Oggi è la volta del gruppo Nuova Immagine, composto dai consiglieri comunali Giovanna Migliore e Immacolata Liguori. I referenti sono Giovanni Misso e Eduardo Indaco che, gli va riconosciuto, non è mai stato entusiasta di Santillo come leader dell’unica coalizione che si è presentata alle elezioni del maggio 2022. “Le dimissioni del Sindaco – si legge in una nota del gruppo consiliare nato da poco – ci hanno stupiti e basiti per diversi aspetti politici. Dimissioni che non sono state condivise con le forze politiche di maggioranza come altre scelte politiche-amministrative di questi mesi. La motivazione non ci ha convinto, la riteniamo sbagliata sia nel metodo che nella sostanza. A qualsiasi consigliere comunale è fatta prerogativa per legge la richiesta di accesso agli atti sull’operato amministrativo sia della giunta comunale che dell’apparato burocratico del Comune. Per chi crede nella trasparenza e nella legalità, come noi, quale miglior occasione per rendere la casa comunale un palazzo di vetro e tirar fuori le carte richieste. Auspichiamo in tempi celeri che si faccia chiarezza tra gli attori politici richiamati nella nota del consigliere Lampano (gli assessori Andrea Villano e Pasquale Pellino, ndr) per dimostrare ai cittadini ortesi che non ci sono ombre sull’attività e sulle scelte amministrative di questa maggioranza e di questa giunta comunale. A tal riguardo non nutriamo dubbi”. Dal poker Misso-Indaco-Migliore-Liguori partono pesanti critiche sul comportamento del primo cittadino sul piano politico-amministrativo. Critiche che trovano fondamento nella scelta di Santillo di bypassare le forze politiche e spesso anche i componenti dell’assise con un arroccamento nel Palazzo affidandosi completamente nelle mani del cugino Gianfranco Piccirillo, considerato da tutti una zavorra per l’amministrazione comunale. “Al Sindaco, come già ribadito nella sede istituzionale, suggeriamo una postura istituzionale diversa da quella che lo ha contraddistinto nella sua azione politica dei primi mesi. In una compagine così ampia bisognerebbe favorire il gioco di squadra e non dei singoli, favorire una maggiore compartecipazione tra il lavoro del governo locale e quello dei consiglieri comunali, soprattutto con quelli che non hanno rappresentanza in giunta comunale. Una maggiore condivisione con le forze politiche che lo sostengono, una maggiore propensione al confronto, che noi riteniamo fondamentale per affrontare e dare risposte concrete ai diversi ed annosi problemi della comunità”. Il canovaccio di Nuova Immagine è simile a quello di Orta al Centro e di Coraggio: ritirare le dimissioni ma aprendo una fase totalmente diversa. “Riteniamo che il Sindaco, debba ritirare le dimissioni e favorire un dialogo tra le diverse forze che compongono la coalizione, perché siamo consapevoli del senso di responsabilità che abbiamo verso gli elettori che ci hanno dato fiducia, ma ripartendo con un programma ed una proposta politica solida condivisa dai gruppi politici e consiliari, con obiettivi chiari da raggiungere in questa consiliatura. Solo così si possono evitare fughe in avanti o eccessi di autoreferenzialità, che confondono i cittadini ed alimentano ansie da prestazioni!”. Lo snodo principale si articola sul terreno della legalità. Una questione centrale per Nuova Immagine in un momento in cui dal territorio arrivano segnali inquietanti che non possono essere sottovalutati per evitare il coinvolgimento delle istituzioni in dinamiche pericolose e devastanti per la città. “Saremo attenti ed intransigenti – rimarcano Indaco, Migliore e Liguori – su temi come la legalità, la trasparenza e soprattutto abbiamo i giusti anticorpi per prendere le distanze da eventi o da ingerenze che non ci appartengono e che combatteremo nelle sedi opportune. Senza tentennamenti, senza ritrosie”. Più chiaro di così! Il nuovo gruppo consiliare pone di nuovo l’accento sulla collegialità delle scelte e, come già annunciato da Coraggio, fa sapere che è stato avviato un confronto con alcune forze di maggioranza per uscire dal guado con una squadra di governo rinnovata e votata al cambiamento. “In politica dialogare e confrontarsi con le altre forze politiche, oltre ad essere elementi essenziali di democrazia, rappresentano momenti di riflessioni che aiutano a cementare le alleanze politiche su argomenti e contenuti politici, imprescindibili per stilare e ottenere gli obiettivi che abbiamo promesso di raggiungere ai cittadini che ci hanno votati. Abbiamo aperto un tavolo permanente di discussione con quelle forze politiche che hanno manifestato la volontà di voler uscire da questo pantano politico, per rilanciare l’attività amministrativa e politica di questa coalizione, creando quei presupposti per avanzare una proposta politica al Sindaco”. Infine Nuova Immagine delinea il percorso da seguire che, come detto, è già stato avviato all’interno della maggioranza con le forze del rinnovamento. “È necessario un cambio di passo. Invitiamo il Sindaco a prenderne coscienza e invitiamo le forze politiche con le quali abbiamo avviato un interlocuzione politica a costruire un unità d’intenti, capace di rilanciare e rafforzare una proposta politica che sappia interpretare le reali istanze della nostra amata città e possa dare al Sindaco le giuste motivazioni per proseguire questa consiliatura comunale prendendo anche coscienza che la geografia politica all’interno del consiglio comunale è cambiata e come tale va considerata”. E proprio alla luce del nuovo assetto in assise è inevitabile per Misso, Indaco, Migliore e Liguori rimodulare anche il quadro politico-consiliare della maggioranza. Alias, nuova giunta e nuovo organigramma. Risultato: addio Piccirillo e assessore Annalisa Cinquegrana, sua cognata. Rip.
Mario De Michele