Poltrone e sofà. La maggioranza sembra un negozio di arredamento. Le sedie gli articoli più richiesti. Non ne sono mai abbastanza. Al punto che il sindaco Vincenzo Gaudino è stato costretto a varare una giunta monca. Solo 3 assessori su 5. I primi ad accomodarsi nel salotto sono stati Vincenzo Tosti, Marilena Belardo e Pasquale Del Prete. In tanti bussano alla porta per entrare. Per ora il sindaco finge di non sentire il “toc toc”. Ma prima o poi dovrà aprire. E la casa sarà affollata più che mai. Il primo della fila è Michele De Micco. Per ora fa parte della squadra dei Democratici e Riformisti. Ma non è escluso che si smarchi per rappresentare in amministrazione il trio leghista Elveri-Ragozzino-Arena, che lo ha sostenuto in campagna elettorale. Davanti al portone d’ingresso si è piazzato anche il senatore Fabio Di Micco. Sottobraccio dell’ex esponente dei 5 Stelle c’è Antonio Carbisiero. Per soddisfare le esigenze di Orta in Movimento serve la poltrona più comoda del consiglio comunale, quella di presidente. Una poltrona ambita anche da Antonio Santillo e Luca Mozzillo. Poi ci sono i grandi manovratori Gianfranco Piccirillo, Espedito Ziello e Mario Vozza. Giovani-vecchi della politica che non vanno per il sottile. Con il freddo che fa pretendono un posto al sole. Intanto la minoranza non lesina critiche all’indirizzo della coalizione di governo proprio per la corsa ad accaparrarsi la seggiola.
“È davvero stucchevole – scrivono Alternativa per Orta, Agire, Moderati, Noi Orta Viva – notare come il cartello elettorale di maggioranza, si stia sfaldando a colpi di poltrone! Dopo la diatriba giunta tecnica o politica, vinta dal movimento città visibile, che con fare democristiano, ha raggiunto con un tatticismo doroteo, l’obiettivo di due posticini al sole in giunta. Complimenti al collettivo rosso, che ha dimostrato dimestichezza con il potere e capacità di manovre nei confronti del Sindaco Gaudino. Altro che gattopardismo!”. Nel mirino dell’opposizione finisce il gruppo Orta in Movimento e il senatore Di Micco. “L’altro alleato di maggioranza, Orta in movimento, per non essere da meno ai compagni tostiani, sente addirittura la necessità di rendere pubblica con un comunicato, il proprio “appetito istituzionale”, rivendicando la poltrona di Presidente del consiglio comunale!!! Altro che cambiamento questa è la restaurazione! Il ruolo di Presidente del Consiglio comunale, è da sempre una carica istituzionale super-partes, imparziale e ruolo di garanzia per maggioranza e minoranza. Scopriamo, invece, che addirittura è stata merce di scambio politico/elettorale! Da Unione Progressista a quella poltronista il passo è stato breve. Purtroppo per i cittadini ortesi. Il Senatore Di Micco, che ha condotto una campagna elettorale sciacquandosi la bocca con parole come trasparenza, onestà e cambiamento (anche lui), come coniuga tutto ciò con l’elemosina pubblica di un posto nella stanza dei bottoni? Non era lei, caro Di Micco contro la casta in politica? Come cambiano i tempi, gli uomini e le idee…per il tonno!”. Sul ruolo di presidente dell’assise Alternativa per Orta, Agire, Moderati, Noi Orta Viva punzecchiano il sindaco. “Sindaco Gaudino, almeno la decenza di attendere la convocazione di una conferenza dei capigruppo, proporre una figura condivisa, condividere un metodo nella scelta, almeno l’apparenza!!! Ci ritroviamo, come forza di apposizione una scelta già preconfezionata e servita. Volti nuovi, metodi da vecchia politica con l’aggiunta della sfacciataggine. Tra l’altro chiediamo al Senatore Di Micco, se il suo pupillo Carbisiero, abbia una forma di parentela con il Sindaco Gaudino, se ciò fosse vero, la presidenza del Consiglio comunale, sarebbe un “affare di famiglia”!!! Al peggio non c’è mai fine”. Infine non mancano critiche nei confronti dei Democratici e Riformisti “che hanno ridotto il sindaco Gaudino ad una imbarazzante giunta di tre solo figure”. “Non è il caso – si chiede la minoranza – per il bene di Orta di Atella, di pensare a lavorare nell’interesse della nostra comunità? Evitando atteggiamenti alchimisti da salotto, ed iniziare a distanza di un mese dalle elezioni, ad operare esclusivamente a soluzioni per i tanti problemi che affliggono la nostra collettività? Un suggerimento: rifacimento stradale e riaprire la scuola elementare Villano, ancora un cantiere aperto! Emerge un quadro desolante, i cittadini ortesi meritano di riprendersi la propria dignità, di avere servizi pubblici fruibili (parco giochi, palazzetto dello sport, Villa comunale) e non questo mercimonio politichese “do ut des”. E in effetti l’opposizione non ha tutti i torti. Nel negozio di arredamento della maggioranza le poltrone e i sofà vanno a ruba.
Mario De Michele