Francesco Petrella

Superato l’ostacolo dissesto finanziario, con il sì unanime nell’ultimo consiglio comunale, Antonino Santillo mette mano anche alla nomina del nuovo presidente dell’Acquedotti. Domani (4 settembre) il sindaco ha convocato per un colloquio conoscitivo Francesco Petrella, risultato primo nel bando per titoli indetto dal Comune. Per la firma del decreto di nomina è questione di ore. Petrella ha un curriculum di tutto rispetto. Più di 20 anni di esperienza alle spalle, è avvocato civilista cassazionista, esperto in diritto societario e recupero crediti. L’uomo giusto per garantire una gestione manageriale della società idrica, di cui Orta di Atella è socio di maggioranza della parte pubblica. Scelta giusta. Nulla da dire. Sul piano amministrativo l’ultima assise è stata teatro di un altro scontro nella maggioranza. Il consigliere di Orta al Centro Ciro Palladino ha sparato ad alzo zero contro i gruppi di Coraggio e Fare Democratico per Orta Verde e Orta Viva, che avevano chiesto e ottenuto il rinvio della votazione sul dissesto. Palladino ha definito i consiglieri ribelli “burattini nelle mani dei vertici politici”. Gli ha risposto a muso duro Nicola Margarita di Fare Democratico per Orta Verde: “Forse non hai compreso l’oggetto del contendere, abbiamo posto una questione di merito, non di metodo, perciò abbiamo votato a favore del dissesto dopo il chiarimento tra le forze politiche”. L’intervento a gamba tesa di Palladino non è stato censurato dai vertici di Orta al Centro. Una posizione che alimenta un clima da guerra fredda nella maggioranza. In assise si sono formati di fatto due mega schieramenti: da un lato il sindaco e la sua lista (Orta Democratica), Orta al Centro e Orta sul Serio, dall’altro Coraggio e Fare Democratico per Orta Verde e Orta Viva. In pratica il civico consesso è spaccato a metà con 8 consiglieri filogovernativi e 8 antagonisti. Una contrapposizione che costringe Santillo a camminare sul filo. Come finirà il braccio di ferro? Ad oggi è difficile fare previsioni. L’unica certezza è che non mancheranno altri strappi. L’amministrazione pattina su una lastra di ghiaccio molto sottile. Reggerà l’urto? Molto dipenderà dal sindaco. Dovrà mediare tra le diverse anime della maggioranza. Ci riuscirà? Nutriamo molti dubbi.

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