Fuochi d’artificio nel civico consesso sulla ricognizione delle società partecipate del comune di Orta di Atella. Dopo l’illustrazione della proposta di delibera l’assessore al Bilancio Andrea Villano (dio perdonalo perché non sa quello che fa) si è aperta la discussione. È intervenuto il consigliere Nicola Margarita che ha sollevato molte perplessità sulla documentazione allegata alla proposta. L’esponente di Fare Democratico per Orta Verde, movimento capeggiato da Ferdinando D’Ambrosio, si è soffermato in particolare su atti mancanti, tra cui le schede tecniche delle società partecipate con i relativi bilanci approvati nel 2023. Margarita ha fatto notare che, a differenza dello scorso anno, l’incartamento risulta privo di questi documenti, fondamentali per una comprensione completa delle attività e della situazione economica di ciascuna partecipata. Secondo il consigliere non si tratta solo di una questione formale ma di un aspetto sostanziale, poiché “questa documentazione – ha dichiarato – contiene informazioni essenziali relative ai bilanci, al numero di dipendenti, ai costi che l’ente deve sostenere per mantenere le partecipazioni e ad altri dati rilevanti per una valutazione accurata della situazione”.
Non a caso i revisori dei conti, nella loro relazione, hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di rispettare le disposizioni del decreto legislativo 175 del 2016 e del decreto correttivo 100 del 2017, che impongono una valutazione approfondita delle partecipazioni e dei relativi oneri economici. “Senza questi documenti – ho fatto notare Margarita – come può il consiglio comunale operare una valutazione precisa e completa senza poter analizzare le schede tecniche e i bilanci delle partecipate?”. Imbarazzante, per non dire altro, la risposta dell’assessore Villano: “C’è stato un cambio del responsabile del settore finanziario per cui la funzionaria Valeria Pellone non ha ricevuto in tempo dal Ministero le credenziali per accedere al sito e scaricare la documentazione necessaria”. Incredibile ma vero. Al punto che giustamente Margarita ha controbattuto con una domanda legittima: “Come sono state effettuate le ricognizioni senza una documentazione adeguata? Le delibere sono state fatte a sentimento?”. Margarita ha quindi chiesto al consiglio comunale di non votare l’argomento all’ordine de giorno e di ritirarlo “poiché non fondato su dati oggettivi, con una ricognizione che risulta né trasparente né completa”.
Poi è stata la volta del consigliere Ciro Palladino che ha condiviso le critiche di Margarita sulla documentazione carente. Peccato poi che abbia comunque votato a favore della delibera. Al momento della votazione il capogruppo di Fare Democratico per Orta Verde Antonio Sorvillo ha ribadito il “no” alla delibera e poi ha richiamato l’attenzione sul fatto che il presidente dell’assise Giuseppe Massaro “dovrebbe convocare la conferenza dei capigruppo con un debito preavviso e con l’intera documentazione da eventualmente votare in consiglio. Sorvillo e Margarita inoltre hanno invitato Massaro a programmare i consigli comunali in orari più accessibili per la cittadinanza, affinché possa partecipare attivamente, soprattutto in vista dei prossimi appuntamenti importanti. Sorvillo ha anche sottolineato che il documento ufficiale di passaggio all’opposizione del gruppo Fare Democratico è stato diffuso per segnalare il cambiamento di posizione del gruppo rispetto all’amministrazione.
A questo punto Palladino ha attaccato i dambrosiani accusandoli di incoerenza e di essere attaccati alle poltrone. Inoltre, ha chiesto all’assemblea di revocare il consigliere Margarita dalla carica di presidente della commissione Statuto e Regolamenti. Immediata la replica di Margarita: “Con grande stupore, noto che oggi il consigliere Palladino è intervenuto in aula per impartirci una lezione sul significato del termine coerenza. Mi permetto di suggerire al consigliere di ripassarlo, visto che è proprio lui che ha dimostrato di essere incoerente, infatti ha fatto più cambi di casacca che interventi in consiglio. Inoltre, un’altra lezione di coerenza, consigliere Palladino, lei ce l’ha data qualche minuto fa, quando ha ravvisato delle omissioni nella documentazione, ma ha votato a favore della delibera. Devo dire che lei è proprio coerente!”. Palladino ko.
Poi è toccato al sindaco Antonino Santillo. Nel merito delle questioni poste da Sorvillo e Margarita non ha detto nulla. Ma si è limitato a un comizietto di quart’ordine. Sorvoliamo. Nell’enfasi oratoria (sic!) ha rinfacciato a Margarita di aver ottenuto la presidenza della commissione Statuto e Regolamenti grazie al voto del consiglio comunale. Una gaffe da comiche finali: il presidente della commissione Statuto e Regolamenti, come tutte le altre commissioni consiliari, viene eletto nelle rispettive commissioni. Est lex. Vallo a spiegare al primo cittadino!
Stendiamo un velo pietoso sull’epilogo dell’assise. Pur di evitare la legittima controreplica del consigliere di Fare Democratico per Orta Verde, Santillo e Massaro hanno sbraitato a voce alta chiudendo i lavori. Esclusi Margarita e Sorvillo, tutti hanno votato felici e contenti la ricognizione delle società partecipate. Peccato che quando interverrà la Corte di Conti la gioia lascerà il campo alla tristezza. Domani spiegheremo il perché normative alla mano. Si configurano dolo e colpa. Dio perdona l’assessore al Bilancio Andrea Villano perché non sa quello che fa. Non che lo sa lo fa lo stesso? In effetti non è dio che ci manda all’inferno. Siamo noi che volontariamente ci andiamo.
mademi