Vincenzo Gaudino ha le ore contate. Per il sindaco di Orta di Atella il desino è segnato: l’opposizione e una parte della maggioranza si recheranno dal notaio per dare dimissioni in blocco. È durata poco più di un anno l’amministrazione comunale di centrosinistra. I principali traditori del primo cittadino sono Antonino Santillo e Gianfranco Piccirillo, che pilota la cognata Annalisa Cinquegrana. I due consiglieri eletti nella lista dei Democratici e Riformisti si accodano ai due esponenti del Movimento per Orta, Antonio Carbisiero (presidente dell’assise) e Maria Di Pietro, facendo salire a 4 i componenti della maggioranza che daranno il benservito a Gaudino. Compatta la minoranza: 6 su 6 firmeranno le dimissioni davanti al notaio. Ben 10 consiglieri su 16 uniti dall’intento di porre fine alla fallimentare esperienza amministrativa. Pur di defenestrare Gaudino, dopo averlo sponsorizzato a sindaco per ben due volte, Piccirillo ha rotto i rapporti anche con Gennaro Oliviero. Il presidente del consiglio regionale non ha mai condiviso il blitz contro il primo cittadino ortese. Lo ha ribadito anche negli ultimi incontri con i dem ortesi. Soltanto Luca Mozzillo e Francesco Tessitore hanno sposato la linea di Oliviero.
Mentre Santillo (c’è dietro Ermanno Guido?) e Piccirillo, chissà in base a quali accordi sotterranei, non si sono spostati di un millimetro: “Gaudino deve andare a casa”. Una decisione che costerà a Piccirillo la cacciata, più che legittima, dal gruppo di Oliviero, per anni suo benefattore. Ma, si sa, l’irriconoscenza degli uomini è più grande della Provvidenza divina. Evidentemente sul piatto di Piccirillo, sempre affamato, è stato messo qualcosa di più prelibato. La caduta degli dei decreta la fine anche dei rappresentanti di Città Invisibile. Il vicesindaco Enzo Tosti e l’assessore Marilena Belardo hanno fatto solo disastri mostrando un’inadeguatezza politico-amministrativa davvero imbarazzante. Per fortuna dei cittadini la credibilità del collettivo è finita sotto zero. Alle prossime comunali sono tutti impresentabili. Un bel po’ di pulizia nel panorama politico locale. Gli unici che possono esultare sono i gruppi di minoranza che hanno sempre osteggiato la coalizione di centrosinistra seppur senza troppa foga. L’errore grossolano da Gaudino è stato quello di fidarsi di Piccirillo. Gli abbiamo detto in tutte le salse che di uno come lui non si può fare affidamento. Starà sempre con chi offre di più. Ed è un pozzo senza fondo.
Mario De Michele