A tirare troppo la corda prima o poi si spezza. Lo capirebbe pure un novellino della politica. Ma il sindaco Antonino Santillo e il sindaco ombra Gianfranco Piccirillo, nonostante i lunghi trascorsi, hanno scelto il braccio di ferro. E i risultati si vedono. Ben nove consiglieri comunali, la maggioranza dell’assise, hanno firmato un documento per chiedere chiarimenti sull’ex Municipio Atellano e per riportare le scelte amministrative nell’alveo del confronto politico. Due istanze sacrosante. Sullo storico immobile, di cui Orta di Atella è proprietario per quasi la metà, ci sono tante zone d’ombra come più volte evidenziate da Italia Notizie. Altrettanto ineccepibile la richiesta di confrontarsi propedeuticamente con le forze politiche della coalizione per garantire una gestione collegiale. La maggiore condivisione è il pilastro essenziale per continuare il cammino assieme. In caso contrario Santillo diventerebbe un sindaco di minoranza, con tutte le conseguenze del caso. Ecco i firmatari del documento: in quota Coraggio Nicola Russo, Anna Cirillo, Raffaela D’Ambrosio e Gennaro Colella, per Orta Democratica Francesco Lettieri e Antonio Chianese, per conto del gruppo Misto Imma Liguori e Giovanna Migliore, mentre Tiziana Dirasco, in questo caso, si è sganciata dal gruppo di Nando D’Ambrosio. Nove consiglieri su sedici. Isolati Santillo e Orta al Centro, più Nicola Margherita, eletto in Fare Democratico Orta Verde. Per il primo cittadino, il sindaco ombra Piccirillo e l’ex fascia tricolore Andrea Villano tempi duri. E prospettiva incerta. “Non potete fare quello che vi pare”, il succo del documento indirizzato a Santillo, al presidente dell’assise Giuseppe Massaro e al segretario comunale. Ecco il testo integrale che stasera sarà consegnato al sindaco e domani protocollato: “I sottoscritti consiglieri comunali, avendo appreso la questione relativa all’affidamento dell’immobile “ex Municipio Atella” (proprietà comune e indivisa di tre Enti: Comune di Orta di Atella, Comune di Succivo, Comune di Sant’Arpino) e che la nostra città ne possiede la percentuale di proprietà maggiore, con la presente, intendono impegnare, come effettivamente impegnano la SV affinché sia aperto un tavolo di confronto, a carattere politico, sull’argomento. Al nostro comune spetta un ruolo da coprotagonista e non siamo disponibili ad essere considerati spettatori. Chiediamo, quindi, a ciascuno dei destinatari, per quanto di rispettiva competenza, di non inserire la questione all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, senza che prima sia stato convocato il tavolo di confronto politico; che siano stati messi a disposizione dei Consiglieri Comunali di Orta di Atella tutti i documenti e gli atti prodotti dalla nostra amministrazione e dalle amministrazioni comproprietarie dell’immobile, al fine di poterci consentire di operare una scelta consapevole e nell’interesse dei nostri concittadini e del nostro Ente”. Un duro colpo alla combriccola Santillo-Piccirillo-Villano. Un documento che va nel merito delle questioni amministrative e politiche. Svendere l’ex Municipio Atellano è uno scempio. Essere la ruota di scorta del trio dell’Apocalisse è inaccettabile. Soprattutto quando i numeri parlano chiaro: è finita la pacchia. Ora si fa sul serio. E sia chiaro, l’obiettivo non è mandare a casa l’amministrazione. Ma fare in modo che non ci sia una maggioranza nella maggioranza più maggioranza degli altri. Pari dignità politica. Oppure ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Palla a Santillo, Piccirillo e Villano. Che se non invertiranno subito il trend perderanno altri pezzi diventando loro la ruota di scorta di una coalizione guidata da un gruppone di consiglieri in grado di dettare legge. La linea è segnata.
Mario De Michele