«Abbiamo scritto un accordo che ritengo sia molto positivo perché da un lato c’è un supporto di cui avevamo necessariamente bisogno da parte del Governo centrale, perché abbiamo ereditato una situazione disastrosa, ma con impegni importanti di riforme per il Comune su riscossione e patrimonio». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a Rainews24, rispetto al Patto per Napoli che sarà siglato tra il Governo e l’amministrazione comunale nei prossimi giorni. Il debito complessivo del Comune di Napoli ammonta a circa 5 miliardi di euro e il sostegno dello stato è pari a 1 miliardo e 300 milioni spalmati in 20 anni. «Siamo confidenti che faremo un buon lavoro – ha aggiunto Manfredi – e lo faremo senza far pagare il prezzo ai cittadini che dovranno impegnarsi a fare meglio e non a essere puniti. Ritengo che sia necessario passare dalla logica punitiva a una logica di impegno e di investimento: lo stato ci ha dato delle risorse in cambio di obiettivi che noi ci siamo impegnati a raggiungere e che raggiungeremo». Affrontando il tema del caro bollette il sindaco ha aggiunto: «Il tema dell’energia è centrale perché il prezzo così alto della bolletta colpisce i Comuni, l’industria ma soprattutto le famiglie e in particolare quelle a basso reddito e noi a Napoli ne abbiamo tantissime. Mi auguro che in questo conflitto politico generale, l’Europa pensi al costo che pagano le persone». «Non possiamo tagliare i servizi perché si tratta di servizi essenziali ma corriamo il rischio di dover far pagare ai cittadini un prezzo alto e per questo tutti i Comuni italiani hanno chiesto al Governo di avere un sostegno per evitare che ci sia una ricaduta sul costo dei servizi». «Credo che il Superbonus vada confermato e ovviamente, come ha detto il presidente Draghi, vanno messe delle verifiche e dei controlli per evitare che ci siano truffe al Sud come al Nord perché in questo l’italiano ha molta creatività e trova subito la creazione di valore in queste operazioni». È l’opinione del sindaco rispetto al tema delle truffe del Superbonus. Manfredi ha sottolineato che lo strumento del Superbonus «ha molto aiutato l’edilizia che è il primo motore per la crescita economica. La storia degli ultimi anni ci insegna che con l’edilizia si mette in moto tutta un’economia di prossimità che ricade direttamente sui territori e dunque la crescita dell’Italia è senza dubbio legata alla ripartenza dell’edilizia che – ha proseguito – porta anche un beneficio al miglioramento di un patrimonio edilizio vecchio e spesso anche degradato dal punto di vista ambientale ed energetico». Da Manfredi è stato sottolineato che «non dobbiamo cadere nella logica del blocco preventivo che rallenta il Paese e spesso lo ha paralizzato».