Unità. Stefano Graziano è troppo scaltro per non comprendere che è questa la parola magica per la svolta del Pd targato Elly Schlein. Il capogruppo del Pd della commissione Difesa della Camera indica un’altra priorità politica, esterna al partito. “Bisogna lavorare per un tavolo con le opposizioni. Il nostro avversario è la destra e va combattuta da tutte le forze parlamentari di minoranza”. Sulla posizione del Pd sul conflitto Russia-Ucraina Graziano sostiene che “il partito deve ribadire il sostegno alla nazione aggredita e perseguire l’istituzione di un tavolo per la pace”. Il deputato dem, che ha appoggiato Stefano Bonaccini alle primarie, coglie il segnale innovativo arrivato dal voto: “Maggiore radicalità su lavoro e diritti”. Allo stesso tempo afferma che “la Schlein non può non tener conto del 47% ottenuto da Bonaccini”. Sul caso Caserta il big del Pd di Terra di Lavoro non perde il aplomb nemmeno di fronte al doping delle tessere alimentato da Gennaro Oliviero e i suoi accoliti, aggravato dal ricorso in tribunale, poi ritirato perché avrebbero perso. “Non sono abituato a guerriglie urbane, tantomeno ai personalismi. Chi ragiona in questo modo – conclude Graziano – appartiene ad altre storie politiche, non a quella del Partito democratico”. Oliviero asfaltato. Con stile.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA A STEFANO GRAZIANO